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Vino all’Adunata, Brignolo dirà no al divieto?
Attualità

Vino all’Adunata, Brignolo dirà no al divieto?

Vino sì vino no, questo è il dilemma! Contano più i problemi legati alla sicurezza della città e dei cittadini, o le tradizioni alpine che si tramandano inalterate ormai da 89 anni? In questi giorni gli animi fremono e si corre per ultimare in tempo

Vino sì vino no, questo è il dilemma! Contano più i problemi legati alla sicurezza della città e dei cittadini, o le tradizioni alpine che si tramandano inalterate ormai da 89 anni? In questi giorni gli animi fremono e si corre per ultimare in tempo tutto ciò che serve per presentare la città nel migliore dei modi alle “penne nere” e ai turisti che vorranno venire ad Asti per assistere direttamente alla tre giorni di adunata nazionale.

Ma nelle stanze municipali si stanno cercando di smussare gli angoli e le spigolature per far sì che questa Adunata degli alpini non sia a “secco” e che il vino possa essere regolarmente somministrato, venduto e bevuto. Da voci di corridoio sembra che il sindaco, dopo aver ricevuto una precisa richiesta in tal senso, sia intenzionato a non emettere l’ordinanza di divieto di somministrazione di bevande alcoliche e del vino durante la “tre giorni” e lasciare le “penne nere” libere di seguire la loro tradizione.

L’incontro chiarificatore avrà luogo domani, mercoledì. Il primo cittadino spera di riuscire a invertire la rotta e a far considerare l’eventualità di non e manare un’ordinanza restrittiva. Fabrizio Brignolo ha già parlato della questione con il prefetto, che sembrerebbe ben intenzionato nei confronti degli alpini. Ha anche incontrato gli esponenti del Comitato organizzatore chiedendo loro delucidazioni circa il comportamento tenuto dai sindaci delle altre città in cui, nel passato, si è svolta l’adunata nazionale.

Secondo le informazioni ricevute pare che nessuna città italiana abbia mai emesso un’ordinanza del genere. Anzi, lo scorso anno L’Aquila avrebbe sospeso, in occasione dell’adunata, un’ordinanza restrittiva in tal senso che era in vigore per altre ragioni. Insomma, tutto farebbe propendere per una decisione che possa mettere Asti, città conosciuta nel mondo proprio per il vino, nelle condizioni di presentare a tutti il suo volto migliore, quello cioè del prodotto principe del territorio: il vino.

Il primo cittadino sarebbe intenzionato a non emettere l’ordinanza, ma l’ultima parola verrà pronunciata proprio in occasione dell’incontro sulla sicurezza in programma, come già detto, per domani, mercoledì. Non rimane che attendere fiduciosi e intanto brindare alla salute degli alpini.

Flavio Duretto

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