Occhi aperti da parte dei cittadini per prevenire episodi di microcriminalità e garantire, a tutto il vicinato, un maggiore controllo anche su comportamenti che possono penalizzare il decoro urbano. E il sunto del doppio progetto presentato ieri mattina dallamministrazione Brignolo e dai vertici dellAsp. Due le strade battute: organizzare periodici incontri di quartiere per sensibilizzare i cittadini a ritrovare lo spirito di comunità di una volta…
Occhi aperti da parte dei cittadini per prevenire episodi di microcriminalità e garantire, a tutto il vicinato, un maggiore controllo anche su comportamenti che possono penalizzare il decoro urbano. E' il sunto del doppio progetto presentato ieri mattina dall'amministrazione Brignolo e dai vertici dell'Asp. Due le strade battute: organizzare periodici incontri di quartiere per sensibilizzare i cittadini a ritrovare lo spirito di comunità di una volta, prestando attenzione a quello che succede intorno a loro (eventualmente segnalandolo alle forze dell'ordine), ma anche condividere informazioni su possibili rischi attraverso un nuovo strumento tecnologico: un'apposita applicazione per smartphone (prima Android, poi Apple) progettata in collaborazione con il Politecnico e l'Asp.
Segnalare "in diretta"
Lunedì sera, 23 novembre, a partire dalle 21, si terrà il primo incontro tra amministratori e cittadini per avviare la fase sperimentale del controllo 2.0. L'appuntamento si svolgerà al bar Vittoria (corso alla Vittoria 45) dove i residenti del quartiere potranno ottenere, i primi in città, l'applicazione e le credenziali per poterla utilizzare. La stessa, impostata per dare/ricevere notizie di eventuali pericoli o segnalazioni sul decoro urbano tra 50 e 500 metri dal luogo in cui ci si trova al momento del suo utilizzo, permetterà di scambiare notizie in tempo reale, ma solo attinenti ad una precisa zona geografica. «Ovviamente si tratta di una fase sperimentale di cui valuteremo gli effetti – ha commentato il sindaco Brignolo – Nell'app è previsto un tasto "112" per chiamare le forze dell'ordine, ma abbiamo deciso di non rendere questo passaggio automatico per creare un punto di equilibrio tra segnalare un fatto agli iscritti di quella zona e allertare i carabinieri, questo per non generare continue segnalazioni alle forze dell'ordine». La sperimentazione dell'app sarà estesa, un po' per volta, al resto della città e alle frazioni, con lo stesso fine di avvisare i residenti di un fatto in corso e, magari, convincerli a mostrarsi dalla finestra per far capire all'eventuale malintenzionato di essere stato "attenzionato".
Incontri periodici e sensibilizzazione
Lo sviluppo dell'app non intende, in ogni caso, sostituire il rapporto umano tra le persone, in particolare tra i vicini, ma riaccendere la comunicazione qualora non ci fosse più. «Rompere il meccanismo di una folla di solitudini è un po' il fine che ci prefiggiamo» ha spiegato Paolo Golzio, amministratore delegato dell'Asp. «Per l'azienda questo progetto è anche importante per fronteggiare l'abbandono dei rifiuti che implica un costo maggiore a carico della collettività» ha aggiunto Giovanna Beccuti, il vice presidente. Il consigliere comunale Neri Baglione ha invece illustrato l'accordo del Comune con l'associazione che ha sviluppato il progetto "Controllo di Vicinato": «Vorremmo che i cittadini prendano coscienza di essere vicini di casa di qualcuno e come tali devono comportarsi – ha spiegato – L'associazione con cui collaboriamo ha il compito di indire riunioni di quartiere e ricordare le buone pratiche di una volta sul controllo reciproco, qui anche in collaborazione con le forze dell'ordine. Saranno collocati nei quartieri cartelli che indicheranno un controllo da parte dei volontari e la rete degli stessi avrà un gruppo astigiano che si occuperà di informare altri cittadini con ulteriori riunioni di zona». Il progetto intereserà sia le aree urbane che le frazioni.
Riccardo Santagati