Sarà l'avvocato torinese Paolo Scaparone a presentare, per conto del Comune di Asti, il ricorso al TAR contro la delibera regionale sulla Sanità che, nella prima stesura, prevede pesantissimi
Sarà l'avvocato torinese Paolo Scaparone a presentare, per conto del Comune di Asti, il ricorso al TAR contro la delibera regionale sulla Sanità che, nella prima stesura, prevede pesantissimi tagli al Cardinal Massaia e trasferimenti di reparti all'ospedale di Alessandria. Una delibera decisa dalla Giunta Chiamparino senza nessun tipo di confronto con gli enti locali e senza una discussione in Consiglio regionale. Motivi per i quali anche l'Astigiano, insieme ad altri territori piemontesi penalizzati dai tagli, ha deciso di dare battaglia nel tentativo di azzerare il provvedimento o, quantomeno, limitarne i danni.
«Ho parlato con il sindaco di Tortona che si sta muovendo nella stessa direzione e abbiamo deciso di unire le forze ?- spiega il sindaco Brignolo ?- Per questo abbiamo entrambi deciso di incaricare l'avvocato Scaparone. Cercheremo di evidenziare che questa delibera è una variazione sostanziale del Piano sanitario regionale, adottata senza seguirne le procedure, le quali prescrivono consultazioni e confronti che non sono stati fatti al fine di ottenere una sospensione dell'attuazione del piano per poter discutere le scelte nel merito».
A dare manforte al sindaco nella battaglia a difesa della Sanità astigiana, la seconda nel giro di pochi anni, anche medici e tecnici ospedalieri che predisporranno apposite schede nelle quali saranno indicate le ripercussioni negative, reparto per reparto, nel caso il piano fosse attuato così come predisposto dalla Giunta. Anche Nizza e Canelli, con i sindaci Pesce e Gabusi, si uniranno alla causa e con loro si attende la partecipazione di tutti i primi cittadini che vorranno essere della partita. Il ricorso al TAR avrà ovviamente dei costi che saranno però sostenuti da una raccolta fondi promossa dalla LILT, da altre associazioni di volontariato, comitati spontanei e da chiunque vorrà aderire alla sottoscrizione. Nei prossimi giorni saranno resi noti i modi per poter finanziare il ricorso ma, nel frattempo, sono già state raccolte 17.000 firme contro i tagli decisi di Chiamparino.
Lunedì il consigliere comunale e provinciale Angela Quaglia ha fatto il punto della mobilitazione dei cittadini in una conferenza stampa congiunta assieme al vescovo Ravinale, al dottor Mario Alfani (presidente dell'ordine del medici), a Michele Maggiora (presidente provinciale di Federfarma) e Aldo Pia (presidente dell'ordine dei farmacisti di Asti) che hanno collaborato sul territorio a raccogliere il maggior numero di sottoscrizioni tra gli astigiani. Alla petizione contro il piano di riorganizzazione ha aderito anche la Lega Nord: «Si tratta di un piano fortemente penalizzante per la realtà astigiana ? commenta il segretario provinciale Andrea Giaccone ? Se attuato in questo modo porterà alla chiusura di interi reparti di un ospedale nuovo per andare ad accorpare funzioni su un ospedale vetusto (Alessandria). Come al solito la politica dei tagli mira a risparmiare (sulla carta) soldi pubblici con l'unico risultato di colpire le tasche dei cittadini che avranno maggiori costi di spostamento, per non parlare dei disagi».
Riccardo Santagati