Due interventi molto complessi e con situazioni limite sono stati eseguiti nei giorni scorsi all’Ospedale Cardinal Massaia. Entrambi hanno riguardato pazienti oncologici con importantissime patologie associate.
Il primo caso è quasi da record: ad una pazienta affetta da tumore all’utero è stata rimossa una massa tumorale di 7 chili che comprimeva i vasi addominali e aveva provocato la trombosi di un vaso.
Sul delicato intervento hanno lavorato i professionisti di un’équipe multispecialistica formata da ginecologi, chirurghi vascolari, anestesisti e rianimatori.
Nel corso dell’operazione è stato inoltre inserito nella vena cava un “filtro cavale”, un minuscolo dispositivo a forma di ombrellino che serve a evitare il rischio di embolia polmonare. L’intervento è riuscito pienamente e la paziente è tornata a casa dopo pochi giorni.
Il secondo caso riguarda invece un paziente con tumore urologico, che presentava una voluminosa lesione sulla pelle a livello inguinale, con coinvolgimento dei vasi femorali. La lesione, data l’estensione, è stata riparata grazie a un innesto muscolo-cutaneo prelevato dallo stesso paziente.
L’operazione ha richiesto l’apporto di diverse professionalità: sono stati coinvolti, oltre agli anestesisti, operatori e specialisti in Urologia, Chirurgia vascolare, Chirurgia plastica e Chirurgia generale.