Il nuovo presidio in Valle Belbo, pur se non più “ospedale” dal punto di vista della gerarchia sanitaria piemontese, vedrà ripartire il cantiere con la primavera dell’anno nuovo. Ne è convinto Flavio Pesce, il sindaco di Nizza Monferrato che ribadisce la scelta, a suo dire vincente, della trattativa con i vertici regionali anziché il ricorso al TAR fortemente caldeggiato da altri esponenti della politica locale. Spiega Pesce: «Ricordo in particolare che tutti gli altri ricorsi presentati non hanno dato esito positivo. Questo è la dimostrazione, per quanto mi riguarda, che la discussione era in partenza la strada migliore
Il nuovo presidio in Valle Belbo, pur se non più “ospedale” dal punto di vista della gerarchia sanitaria piemontese, vedrà ripartire il cantiere con la primavera dell’anno nuovo. Ne è convinto Flavio Pesce, il sindaco di Nizza Monferrato che ribadisce la scelta, a suo dire vincente, della trattativa con i vertici regionali anziché il ricorso al TAR fortemente caldeggiato da altri esponenti della politica locale. Spiega Pesce: «Ricordo in particolare che tutti gli altri ricorsi presentati non hanno dato esito positivo. Questo è la dimostrazione, per quanto mi riguarda, che la discussione era in partenza la strada migliore. Una strada che abbiamo percorso e che ora comincia a dare qualche frutto».
Ha già trovato spazio su queste pagine il rapido carteggio tra il primo cittadino nicese e il presidente regionale Sergio Chiamaparino. Nella sua replica, datata 30 aprile, quest’ultimo ha confermato l’avvenuta autorizzazione all’ASL astigiana, dirigente Ida Grossi, a contrarre un mutuo decennale per spese di investimento dell’importo di 10 milioni di euro. Queste risorse sono una parte dei 28 milioni di euro stimati per il completamento della struttura, al momento incompleta, in regione Boidi, lungo la provinciale tra Nizza e Calamandrana. Nella missiva, Chiamparino fa cenno all’imminente messa a bilancio di una nuova quota di cofinanziamento, subordinata all’uscita dell’ente regionale dal piano di rientro. Commenta Flavio Pesce: «So che l’importo su cui si sta ragionando è di 6 milioni di euro. A questo punto ipotizzare che la parte di risorse che dovrebbero provenire da privati siano 12 milioni rende molto più ragionevole, da un punto di vista di credibilità, il progetto nel suo complesso».
Il Sindaco si dice in particolare soddisfatto di questo impegno formale da parte del Presidente Regionale: «L’atto formale dell’accensione del mutuo e la volontà dichiarata di lavorare sul bilancio per una quota di cofinanziamento per realizzare il presidio ci mette finalmente su una strada possibile per il suo completamento». Non c’è dubbio che la struttura sanitaria in regione Boidi sarà uno dei temi caldi delle imminenti elezioni amministrative di Nizza. L’ex sindaco Maurizio Carcione, probabile candidato concorrente con la nascente lista a partire dal progetto Polis, ha pubblicamente dichiarato che l’amministrazione Pesce non sarebbe stata sufficientemente incisiva nel pretendere dai vertici regionali il soddisfacimento delle necessità sanitarie della Valle Belbo. La partita è aperta, sebbene non è detto che la vittoria dell’uno o dell’altro candidato possa effettivamente incidere su scelte prese a livello regionale.
Fulvio Gatti