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Attualità

Nel futuro delle core zone
i belvedere e l’urbanistica

I "belvedere", balconi naturali dai quali ammirare il paesaggio, nuove direttrici per i piani regolatori e maggior attenzione al territorio. Queste le linee guida emerse nella conferenza

I "belvedere", balconi naturali dai quali ammirare il paesaggio, nuove direttrici per i piani regolatori e maggior attenzione al territorio. Queste le linee guida emerse nella conferenza stampa di presentazione dell'evento che, domani, celebrerà il primo compleanno del sito Unesco di Langhe, Roero e Monferrato. Una serie di iniziative, tratteggiate dall'assessore regionale al turismo Antonella Parigi, che esaltano le colline del sud Piemonte in un crescendo di musica e teatro. Ma, anche, di approfondimenti sui temi dell'agricoltura, dell'urbanistica e della cultura.

Appuntamenti ospitati al castello di Grinzane Cavour dove, domani alle 10, verranno consegnate le targhe alle sei core zone alla presenza del governatore Sergio Chiamparino. Focus tematici che spaziano dalla "evoluzione dell'economia del vino e conservazione dei paesaggi viticoli riconosciuti dall'Unesco" alla "Conservazione del sito e dei valori" patrimonio dell'Umanità siano alle identità territoriali culturali da valorizzare e sostenere. Nel concreto, progetti che Antonella Parigi ha sottolineato annunciando la realizzazione dei "belvedere". Idea varata nel 2013 che prevedeva, per ogni comune poi sito Unesco, un punto panoramico significativo del territorio.

A Canelli la loggia è stata individuata, e non poteva essere diversamente, sulla collina di Villanuova, in Costa Belvedere sotto le mura del Castello Gancia. Un "palco sulle vigne" era stato definito, che spazia dal Monferrato all'Alta Langa. «E' un punto di partenza, il cui progetto è già stato approvato dalla giunta» ha sottolineato l'assessore Parigi. Al collega Giorgio Ferrero, titolare dell'agricoltura, il compito di illustrare le tappe che dovranno scandire il percorso di salvaguardia del patrimonio agricolo. «Da noi c'è un'agricoltura di qualità, con tradizioni tramandate nei secoli molte delle quali mantenute tutt'oggi nonostante l'avvento della meccanizzazione ? ha spiegato Ferrero -. E' un paesaggio conquistato ogni giorno con la fatica dei viticoltori, patrimonio da non disperdere».

Pragmatica la scheda proposta da Alberto Valmaggia, assessore all'urbanistica. «Stiamo verificando il lavoro fatto nel campo urbanistico in questo primo anno ? ha esordito -. Dobbiamo, adesso, allineare i piani regolatori alle indicazioni fornite dall'Unesco: i Comuni dovranno varare piani edilizi consoni al territorio». Ed ha annunciato un primo, reale intervento su quattro realtà che sperimenteranno, d'intesa con la Regione, la revisione dei piani e regolamenti edilizi. Sono La Morra, Costigliole d'Asti, l'Unione dei Comuni Colline di langa e del Barolo e la Comunità collinare Vigne e Vini. «Con loro ? è il commento dell'assessore – abbiamo avviato una prima fase dove ha preponderanza l'aspetto visivo del paesaggio».

g.v.

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