La responsabile delle riforme è venuta ieri pomeriggio ad Asti per promuovere il sì al prossimo referemdum autunnale
Sala degli Specchi affollata oltre ogni previsione, ieri pomeriggio a Palazzo Ottolenghi, per ascoltare il ministro Maria Elena Boschi venuta ad Asti per promuovere le riforme costituzionali e il sì al prossimo referemdum autunnale.
“Per ristrutturare queste sale sono bastati quattro mesi di lavori ma prima si sono sprecati quattro anni di pratiche burocratiche: è per questo che vogliamo sbloccare questa Italia ingessata, votando S’ il si al referendum”: così il sindaco Brignolo, riferendosi al restauro di Palazzo Ottolenghi, ha salutato il ministro introducendo l’incontro.
La consigliera regionale Angela Motta, responsabile del Comitato Asti per il Sì, ha raccontato come la nostra piccola provincia sia stata capace di raccogliere oltre 2.200 firme. “Siamo stati i più bravi del Piemonte” ha dichiarato la consigliera, confortata dagli ampi segni di assenso del segretario regionale del PD Gariglio.
Il ministro ha affermato che tutti devono sentirsi padri e madri costituenti, perché, ha sostenuto, questa riforma non la faranno i parlamentari ma i cittadini con il voto al referendum. Il ministro ha ricordato che la riforma servirà “a ridurre il numero dei parlamentari e soprattutto a garantire che le leggi possano essere fatte in tempi certi e non avere più gestazioni che a volte durano anche dieci anni”.
Alla Boschi è stato consegnato un magnum di Barbera d’Asti, da parte del presidente del consorzio Filippo Mobrici: “Il vino simbolo della nostra terra nell’atmosfera settecentesca e scintillante della sala degli specchi di Benedetto Alfieri” ha commentato il sindaco Brignolo.