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Palio 1971, quando Viatostobeffò tutti e concesse il bis
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Palio 1971, quando Viatosto
beffò tutti e concesse il bis

Continuiamo a ripercorrere le tappe del Palio di Asti dall’anno della ripresa. 1971, i favoriti San Rocco e Santa Maria Nuova s’inchinano alla classe del “gentlemen” Manca. La curiosità: quattordici i partecipanti, ridotto da tre a due il numero delle batterie

E’ un Palio quello del 1971 privo di polemiche e contestazioni. Quattordici i partecipanti, ridotto da tre a due il numero delle batterie, ognuna delle quali con sette cavalli al via. Si congeda il capitano Giovani Pasetti, mossiere è il confermato Alberto Castellani. Favoriti San Martino San Rocco (Ruiu su Tom Jones) e Santa Maria Nuova (Mulas su Cecile Aubry). Ma a sorpresa s’imporrà Don Bosco Viatosto, con il “Gentlemen” Nino Manca su Via Veneto. Rettore vittorioso è Giacinto Occhionero. E’ il primo Palio al quale non prende parte Santa Caterina.

Batterie: due, ognuna di quattro giri, i primi tre in finale.
Partenza: col canapo.
Mossiere: Alberto Castellani (Roma).
Capitano: Giovanni Pasetti.
Magistrati: Romano Coppellotti e Bruno Brunetto.
Maestro: Gea Baussano.

Prima batteria, dallo steccato: San Lazzaro (Graziano Grego, detto Faccia d’Angelo, su Ribbon; San Pietro (Giorgio Revello, Cagliostro, su Nembo; Nizza (Gaetano Lo Bue, Antilope, su Signorinetta); Santa Maria Nuova (Giuseppe Mulas, Pinot, su Maria la Nacha); San Paolo (Adriano Variglia, Speedy il Gatto, su Alessandro il Grande), Torretta Nostra Signora di Lourdes (Octavio Tiengo, detto Il Magnifico, su Brilli II); San Secondo (Lorenzo Viarengo, detto Renzo, su Vinnasca).

Il mossiere Castellani, di Roma, starter alle Capannelle, viene richiamato a dare il via nonostante l’anno precedente ne avesse combinate di cotte e di crude. Partenze buone poi invalidate, richiesta di ripetizione di una batteria in coda alle altre… Insomma, da brividi! Però rieccolo e stavolta gli va meglio. Buona la prima e i sette cavalli schizzano via. Rapidissimo è Grego a portarsi al comando, ma alla prima curva il fantino di San Lazzaro cade. Passa a condurre Santa Maria Nuova, davanti alla Torretta e a San Secondo. Le posizioni appaiono consolidate ma rinviene di prepotenza lo scosso di San Lazzaro, che infila San Secondo e lo elimina. Ribbon però, compiuta l’impresa, si sfiancherà girando per otto tornate. In finale Santa Maria Nuova, Torretta N.S. di Lourdes e San Lazzaro.

Seconda batteria, dallo steccato: San Silvestro (Alfredo Perraro, detto Losna, su Speranza); Canelli (Osvaldo Santucho, El Gringo, su Spumantino); Cattedrale (Rinaldo Spiga, detto Serenata, il soprannome Spingarda gli verrà dato l’anno successivo, su Gimmy II); San Martino San Rocco (Sergio Ruiu, Il Professore, su Tom Jones); Tanaro (Antonio Pigliaru, Nani, su Sivu); Don Bosco Viatosto (Giovanni Manca, Gentlemen, su Via col Vento); Costigliole (Giuseppe Bertolino, detto Tuono, su Agus).

San Martino San Rocco parte dietro a tutti ma dopo un centinaio di metri è già in testa. Impressionante la progressione di Tom Jones. Nell’ultimo giro Ruiu cerca di frenarlo in tutti i modi ma non ci riesce. Sette giri dopo aver tagliato il traguardo Il Professore si lascia cadere in bello stile, cercando di fermare il cavallo da terra. Ci riuscirà dopo altri cinque giri. Tom Jones, sfiancato, vede pregiudicata la propria prestazione in finale. Con San Martino San Rocco qualificati Don Bosco Viatosto e la Cattedrale, che proprio sul palo brucia San Silvestro. Cadono Costigliole e Canelli. Tanaro chiude staccatissimo.

Finale, dallo steccato: San Lazzaro, San Martino San Rocco, Santa Maria Nuova, Torretta N.S. di Lourdes, Don Bosco Viatosto e Cattedrale.

Ruiu ci riprova e chiede il miracolo al favoloso Tom Jones. Il cavallo va in testa, resiste due giri, ma sfiancato dai giri a vuoto precedenti viene infilato da Don Bosco. Nino Manca sprona il suo Via col Vento (vero nome Via Veneto) e si difende dall’attacco portatogli da Santa Maria Nuova (Mulas su Maria la Nacha, alias Cecile Aubry). Vince Don Bosco Viatosto davanti a Santa Maria Nuova e a San Martino San Rocco. Quarto San Lazzaro, quinta la Torretta e sesta la Cattedrale.

Massimo Elia

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