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Palio 1983: quarto botto di San Pietro grazie a “Mimmo” Ginosa
Attualità

Palio 1983: quarto botto di San Pietro grazie a “Mimmo” Ginosa

1983: quarta vittoria per San Pietro. Fantino è Domenico Ginosa, Rettore Giovanna Maggiora, prima donna a vincere il Drappo dall’anno della ripresa. Cavallo l’ottimo Fortino, alias Cringleford.

1983: quarta vittoria per San Pietro. Fantino è Domenico Ginosa, Rettore Giovanna Maggiora, prima donna a vincere il Drappo dall’anno della ripresa. Cavallo l’ottimo Fortino, alias Cringleford. Piazza d’onore per San Secondo, terzo è San Lazzaro. Corteo splendido, tribune gremite, parterre letteralmente invasi.

Batterie: due, ognuna di tre giri, i primi quattro in finale.
Capitano: Mario Quirico.
Magistrati: Renato Serra e Enrico Pozzi.
Mossiere: Sabatino Vanni (Siena).
Maestro: Emanuele Luzzati.

PRIMA BATTERIA, DALLO STECCATO: Montechiaro (Mario Cottone, su Mister Volo), Moncalvo (Alfredo Perraro, su Bela Rusin), San Silvestro (Renato Magari, su Capriccio), San Pietro (Domenico Ginosa, su Fortino), Santa Caterina (Fabio Molinaro, su Diset), San Lazzaro (Rinaldo Spiga, su D.S.), Torretta (Vincenzo Ascolese, su Ditels), Costigliole (Piero Berrino, su Balino) e Don Bosco (Michele Ascolese, su Diavolo Rosso). In nove al canapo e subito gran confusione. Tra i più vivaci Spiga e Michele Ascolese. Buona la terza. Parte bene Moncalvo, tallonato da Santa Caterina, San Lazzaro e San Pietro, mentre Montechiaro e San Silvestro restano lì come due statue. Dopo un giro al comando Moncalvo cede, San Pietro rinviene forte mentre San Lazzaro (Spiga) pare nicchiare, ma soltanto per aspettare Ascolese e regolare i conti in sospeso. Cade Berrino (Costigliole), mentre dal gruppone emerge Santa Caterina, che con Molinaro va a vincere la batteria davanti a San Pietro, allo scosso di Costigliole e a San Lazzaro. Questi quattro vanno in finale.

SECONDA BATTERIA, DALLO STECCATO: San Secondo (Mario Beccaris, su Argento), Santa Maria Nuova (Mariano Zedda, su Beligambi), San Martino San Rocco (Sergio Ruiu, su Starsky), Cattedrale (Giuseppe Serratore, su Brunone), Viatosto (Mauro Finotto, su Dubbio), San Paolo (Mauro Testa, su Graspanera), Tanaro (Angelo Garbarino, su Nemo) e Nizza (Vincenzo Coluccio, su Verdesco). Prima sorpresa alla caduta del canapo: Tanaro (Garbarino) resta lì, inchiodato come un palo. Neppure in seguito partirà e rientrerà direttamente nei box. San Secondo va in testa, seguito da San Rocco. Gli altri fanno gruppone dietro. Nel secondo giro il patatrac: Zedda (Santa Maria Nuova) batte contro il cavallo di Serratore (Cattedrale) e ne viene fuori una caduta multipla che coinvolge anche Nizza (Coluccio). Calcolando che Tanaro non cè più i restanti quattro vanno comodi in finale, arrivando in quest’ordine: San Rocco, San Secondo, Viatosto e San Paolo.

FINALE, DALLO STECCATO: Santa Caterina (Molinaro), Costigliole (Berrino), San Lazzaro (Spiga), San Martino San Rocco (Ruiu), Viatosto (Finotto), San Secondo (Beccaris), San Pietro (Ginosa) e San Paolo (Testa). Subito nerbate tra Molinaro e Beccaris, al via davanti a tutti. San Rocco e San Pietro partono male, mentre San Lazzaro attacca il duo di testa. Ruiu si produce in una straordinaria rimonta, passa tutti e nel secondo giro va al comando. Ginosa (San Pietro) non lo molla e all’inizio del terzo giro piazza l’attacco e lo supera. Ma il Professore non si rassegna, tenta un disperato contro sorpasso ma cade proprio nell’ultimo giro. San Pietro vola a vincere, mentre San Secondo e San Lazzaro precedono lo scosso di San Rocco e chiudono in quest’ordine.

Massimo Elia

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