L’argomento principale all’ordine del giorno dell’ultimo Consiglio del Palio riguardava l’approvazione del modificato regolamento della manifestazione. Un tema ampiamente discusso negli ultimi mesi tra l’Amministrazione comunale ed il Collegio dei Rettori. Dopo confronti, proposte e correzioni più o meno sostanziali si è giunti ad una stesura pressoché definitiva del documento, che regola nei dettagli lo svolgersi dell’appuntamento settembrino e degli eventi a questo abbinati.
Prima novità di rilievo sta nella suddivisione in due parti distinte del Regolamento: la disciplina organizzativa della manifestazione, a cura del Consiglio del Palio, e la parte regolamentare di competenza dell’Amministrazione Comunale.
In Consiglio è stata dapprima presa in considerazione la parte regolamentare. Il sindaco Rasero ha iniziato la lettura dei singoli articoli, evidenziando le modifiche laddove le stesse fossero state apportate. Riguardo all’articolo uno sono intervenuti Raffaele Mazzella, Rettore di Moncalvo, e Sara Giaretti, Rettore di Baldichieri, i quali, pur dichiarandosi favorevoli “in toto” (alla pari dei loro colleghi), alle modifiche regolamentari, hanno precisato di aver presentato al Collegio dei Rettori circa un mese addietro una richiesta affinché gli articoli 1 e 20 (Corsa del Palio e disposizioni relative ai partecipanti) venissero resi intoccabili. Una deroga per fare in modo che i due articoli restassero competenza del Consiglio del Palio e non dell’Amministrazione. La loro richiesta non è però stata accolta.
Nell’articolo uno resta specificato che…. “La corsa del Palio ha luogo in Asti la prima domenica di settembre in Piazza Vittorio Alfieri con cavalli montati a pelo; viene bandita e organizzata dal Comune di Asti o da soggetto da quest’ultimo individuato”
Una specificazione quest’ultima che rimanda alla possibilità, peraltro già presa in considerazione, di affidare l’organizzazione dell’evento ad un futuribile Ente Palio. Nello scorrere gli articoli una modifica sostanziale apportata al regolamento concerne l’elezione del Capitano.
Articolo 12: ciascun Capitano del Palio può essere eletto per non più di cinque volte consecutive, ovvero, per non più di cinque volte in un arco temporale di 7 anni. Il medesimo può ripresentare eventualmente la sua candidatura decorsi almeno due anni dal conferimento dell’ultimo incarico. Il Sindaco di Asti indica al Consiglio del Palio un massimo di tre nominativi entro il 5 dicembre
In caso di presentazione della candidatura da parte del Capitano del Palio uscente, il Sindaco deve obbligatoriamente inserirlo nella terna dei nomi da indicare al Consiglio. Nell’articolo 34, disposizioni transitorie, in deroga a quanto previsto all’articolo 12, esclusivamente per la prima elezione successiva all’entrata in vigore del regolamento, può concorrere il Capitano del Palio uscente, benché in carica da un periodo superiore ai cinque anni, con l’obbligo in capo al Sindaco di inserimento nella terna dei nominativi da sottoporre al Consiglio.
Ulteriori argomenti: confermati gli eventi del giovedì sera precedente la corsa: presentazione dei fantini e, decisione votata in Collegio dei Rettori, estrazione della composizione delle tre batterie.
Altro punto: obbligo della partecipazione agli eventi collaterali della manifestazione, pena l’esclusione dalla corsa, alla quale bisognerà inderogabilmente iscriversi entro il 15 novembre. Infine, in merito alle controversie relative al Palio e alle cerimonie collaterali spetterà al Sindaco l’ultima parola. Più precisamente…. “in caso di prove emerse esclusivamente in data posteriore alle decisioni definitive degli organi indicate negli articoli 35 e 36 e in caso di decisione definitiva degli organi di giustizia ordinaria concernente il soggetto cui è stata comminata una sanzione disciplinare paliesca.
Giorgia Mancone, presidente del Collegio dei Rettori: «Abbiamo lavorato duro negli ultimi mesi, riuscendo ad arrivare ad una stesura del nuovo regolamento pienamente condivisa dalle parti. Senza mai perdere di vista alcuni aspetti fondamentali: la cura, il rilancio, la promozione ed il miglioramento della manifestazione».
Nella foto: un momento della finale 2019 riservata a Borghi e Rioni cittadini.