Si è svolto nella serata di lunedì, presso la sede del Borgo San Lazzaro, un confronto al quale hanno preso parte sei dei sette candidati a Sindaco della nostra città, nel corso del quale sono stati affrontati temi inerenti al Palio . Era assente Maurizio Tomasini (Ancora Italia).
L’evento, organizzato dal Collegio dei Rettori presieduto da Giorgia Mancone, ha visto i candidati intervenuti rispondere ad alcune domande (uguali per tutti) formulate e fatte pervenire loro dallo stesso Collegio con un certo anticipo temporale rispetto alla serata.
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I quesiti e i temi affrontati erano:
“Da molti anni, ma in particolare nell’ultimo periodo, il Collegio dei Rettori si è spesso confrontato con l’attuale Amministrazione Comunale riguardo la costituzione di un Ente Palio a cui affidare la gestione dell’intera manifestazione.
Quali sono le sue idee a riguardo?
Quale potrebbe essere l’organigramma più idoneo alla gestione?
Come Collegio dei Rettori abbiamo potuto leggere e comprendere che quanto fatto dai Comitati Palio è assolutamente meritevole e fonte di maggiore sinergia con l’Amministrazione Comunale. Proprio al fine di migliorare le nostre attività, vorremmo porre la Vs. attenzione su sedi, palestre e pista per le prove di addestramento.
Sedi e palestre
Diversi Comitati lamentano di non poter contare su una sede che permetta loro di svolgere attività di aggregazione e condivisione, altrettanto rilevante è la difficoltà, nei mesi invernali di avere a disposizione strutture sportive che possano accogliere musici e sbandieratori per i loro allenamento.
Cosa pensa si possa fare a riguardo?
Pista per le prove di addestramento
Gli ormai prossimi lavori di manutenzione presso lo Stadio Comunale “Censin Bosia” decreteranno lo smantellamento della pista ovoidale attualmente presente ed in uso, questo creerà l’effettiva impossibilità di poter svolgere le consuete prove di addestramento al fine di stilare l’elenco dei cavalli idonei per la corsa del Palio.
Cosa pensa si possa fare a riguardo?
Siamo stati molto specifici con le domande precedenti, quindi ora Le chiediamo semplicemente, se dovesse essere eletto Sindaco, come vede la progressione del Palio nei prossimi cinque anni del Suo mandato?”
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In ordine alfabetico di chiamata, prima a rispondere è stata Chiara Chirio (Italexit).
“Entro in punta di piedi in questo discorso paliesco con grande rispetto per tutti quelli che lo portano avanti con passione e a loro va il mio grazie. Il Palio ha enormi potenzialità di attrattiva turistica sia nazionale sia internazionale e sarebbe importante curare il marketing così da promuovere la Festa ai massimi livelli, creando delle figure professionali che possano occuparsi esclusivamente del Palio per l’intero anno. Sono favorevole alla creazione di un Ente Palio o Consorzio di Tutela, vigilando però affinché non diventi uno strumento politico. Andrebbe gestito da una persona d’esperienza e super partes, ad esempio un ex Capitano del Palio o un ex Rettore. Discorso spazi a disposizione e palestre: non c’è equità, poiché alcuni Rioni e Borghi cittadini possono usufruire di più strutture rispetto ad altri. Bisognerebbe valutare se per il Comune vi è la possibilità di mettere a disposizione di ognuno una palestra o una struttura gratuita. Altra opzione: per non gravare troppo sui Comitati si potrebbe pensare di eliminare i costi della Tari, che incidono in maniera pesante sulle strutture che vengono utilizzate per gli allenamenti. Proporrei poi alla aziende della provincia operanti nel settore enogastronomico e della moda di realizzare prodotti e creazioni abbinate al Palio, destinando parte degli introiti delle vendite ai Comitati. Infine la pista: ritengo necessario individuare uno spazio fuori città ove costruire una struttura analoga a quella di Piazza Alfieri che ospita la corsa. Si era parlato, se non ricordo male, di un ‘area nella zona di San Marzanotto”.
E’ poi toccato a Paolo Crivelli (Coalizione Astinsieme).
“Bisogna essere particolarmente attenti alla costituzione di un ente di gestione della manifestazione con l’ingresso di soci privati, che andrebbero a cercare la massimizzazione degli utili. Si è parlato e si sta parlando da tempo di un Ente Palio, ma concretamente non si è mai arrivati a nulla. E’ un argomento rilevante e va trattato con serietà perché il Palio è la festa più importante della città. Il Collegio dei Rettori, che io ho avuto modo di incontrare recentemente, si è sempre dato molto da fare, sobbarcandosi compiti che probabilmente neppure gli competevano. Vorrei che il Collegio e i Comitati restassero protagonisti in qualsiasi futura gestione dell’evento. Mi piacerebbe si arrivasse alla creazione di un Consorzio di tutela del nostro Palio, che salvaguardi, promuova e (perché no?) porti anche un utile a favore della Festa. Riguardo agli allenamenti di sbandieratori e musici credo si possano individuare in città dei contenitori vuoti sufficientemente alti per i lanci, evitando così di danneggiare il fondo delle palestre con il piombo delle aste delle bandiere stesse. Fondamentale garantire ai vari gruppi la possibilità di svolgere i loro esercizi di preparazione soprattutto durante la stagione invernale. Per quanto riguarda la pista è un problema che va affrontato rapidamente, così da essere pronti per il prossimo anno. Disporre di un impianto analogo a quello di Piazza Alfieri sarebbe un veicolo importante anche per riavvicinare i giovani all’evento e, chissà, magari riavere anche fantini astigiani. Infine, sulla progressione del Palio nei prossimi cinque anni dico che servono lungimiranza e progettualità, senza scordare l’aspetto della promozione. Il nostro Palio, e non mi limito alla corsa ma anche alla meravigliosa sfilata che lo precede con i suoi 1200 figuranti , costituisce un prodotto di forte attrattiva che va pubblicizzato nel migliore dei modi. Chiudo con le strutture: sarebbe ora di iniziare a pensare ad un acquisto delle tribune, una spesa da spalmare su più anni, utilizzando le tribune stesse anche per altri e diversi eventi locali”.
A seguire Marco Demaria (Azione).
“L’idea di un Ente Palio può essere interessante ma va pensata molto per bene. Se si declina come un ennesimo accentramento di potere o come la ricerca di competitor privati, questi ultimi possono portare dei benefici ma cercheranno inevitabilmente un ritorno economico. Ecco perché la situazione va valutata con attenzione. Piccola parentesi: personalmente non ho visto di buon occhio quanto accaduto recentemente, ossia l’asportare poteri al Capitano per dirottarli al Sindaco. Se un Ente Palio è fatto da personaggi interni alla manifestazione, dai Comitati, dagli addetti ai lavori, dal Capitano e dall’amministrazione questo mi sta bene. Se invece lo si vuol creare e poi delegare a figure esterne non sono così d’accordo. I Comitati Palio sono una delle istituzioni più preziose che Asti può vantare, sono un punto di riferimento assoluto e possono svolgere un ruolo sociale di coesione anche al di fuori della manifestazione. Sulle strutture, se sul Palio vogliamo investire davvero, allora dobbiamo farlo in fondo, puntando sulle persone e sulle strutture. C’è un assoluto bisogno di pensare alle strutture e su come proteggerle. Sulla pista: se noi non curiamo la fase di preparazione, sia della corsa sia per ciò che riguarda la preparazione degli sbandieratori non diamo un buon servizio. La nostra città ha potenzialità enormi, il nostro Palio è il più bello d’Italia, è un insieme di manifestazioni e di tradizioni incredibili. Il Palio è uno dei fulcri del “brand” astigiano: la nostra città ha bisogno di una mentalità che pensi al futuro. Serve una pubblicizzazione dell’evento a livello internazionale. Sulla struttura della manifestazione bisognerà parlarne per capire pregi e difetti, vedere quali parti possano subire dei cambiamenti e cosa invece vada preservato così com’è”.
Salvatore Puglisi (Adesso Asti)
“Sono innamorato del Palio di Asti. Ho seguito praticamente tutte le edizioni dell’evento, tranne forse una per impegni di lavoro. Mi sono confrontato con alcuni dei candidati esperti della mia lista per avere qualche delucidazione in più sui possibili interventi da mettere in atto per migliorare la manifestazione. L’Ente Palio è un passaggio importante: andrebbe in pratica a sostituire quello che è oggi l’Ufficio Palio. Io però prima di arrivare ad un passaggio del genere potenzierei l’attuale Ufficio che si occupa della manifestazione posizionando al suo interno tre dirigenti o tecnici preposti a gestire alcuni aspetti fondamentali della Festa. Poi snellirei i due organi gestionali del Palio, Consiglio e Collegio, creando una struttura guidata dall’assessore competente con al suo interno tre figure: un dirigente della gestione organizzativa, un dirigente o tecnico della gestione storico/artistica e un dirigente o tecnico della gestione immagine. Ognuno di loro si occuperà degli aspetti di sua competenza e si confronterà restando costantemente in contatto con l’assessore. Ogni dirigente o tecnico inoltre dovrà recepire i consigli dei presidenti delle varie commissioni, affinché la manifestazione si possa svolgere nel rispetto della storia e della tradizione. Di conseguenza il Consiglio del Palio rimarrà l’unico organo consultivo e di riferimento per le tre gestioni menzionate e vedrà ridimensionato al suo interno il numero dei consiglieri. Qualora invece dovesse nascere un Ente Palio questo andrebbe a sostituire l’attuale Ufficio e dovrà essere presieduto dall’assessore al Palio. L’Ente avrà potere nella stipula dei contratti e nella ricerca di fondi e sponsor ma dovrà comunque sempre far capo al Consiglio del Palio. Sedi e palestre: l’amministrazione dovrà fornire spazi adeguati ai gruppi per svolgere le loro attività di aggregazione e di allenamento. Vista la carenza di locali si potrebbe fare un censimento all’interno dei vari territori dei Comitati per individuare eventuali contenitori vuoti e stipulare convenzioni con i proprietari. L’amministrazione dovrebbe inoltre stipulare convenzioni anche con le palestre che competono alla Provincia e valutare la possibilità di concedere ai Comitati un monte ore gratuito e un monte ore a tariffa agevolata. Favorevole alla costruzione di una pista di dimensioni analoghe a quella di Piazza Alfieri, andando alla ricerca di fondi privati. Ovviamente la struttura dovrà essere in grado di ospitare anche il pubblico”.
Maurizio Rasero (Coalizione di Centrodestra)
“La manifestazione viene da un paio d’anni di crisi profonda. Molte cose sono cambiate: oggi fare il Rettore all’interno di un Comitato o anche farne parte ricoprendo un incarico preciso è da considerarsi un’impresa eroica. I due anni di pandemia hanno portato moltissime forze, soprattutto giovani, ad allontanarsi dalle sedi e dai Comitati. E nel contempo sono maturate numerose nuove incombenze. Su tutte quella di avvicinare o tentare di riavvicinare gli iscritti che si sono allontanati. Credo di conoscere il Palio in tutte le sue sfumature, avendo ricoperto la carica di Rettore ed essendo stato alla guida del Collegio, non senza però aver svolto in gioventù all’interno del mio Borgo anche le mansioni di fatica, quali girare tavoli e quant’altro. Aspetti, sfumature e sacrifici che ultimamente stanno venendo a mancare. La mia Amministrazione ha investito molto sulle sedi dei Comitati, che io ritengo fondamentali per poter intraprendere qualsiasi nuova attività. Il Palio si trova in una fase decisiva e deve crescere: questa sera siamo qui a San Lazzaro, in questa realtà che che si è evoluta poco alla volta, ha ristrutturato la propria sede, ha lavorato sodo e sta raccogliendo i risultati. Purtroppo le problematiche non toccano solamente il Palio, è sufficiente vedere quanto sta succedendo con il Festival delle Sagre. Molte Pro Loco non ce l’hanno fatta a ripartire, altre ci stanno provando tra mille sforzi e sacrifici. Abbiamo rischiato di perdere un pezzo importante del settembre astigiano. L’Amministrazione Comunale che presiedo, viste le problematiche ed il momento difficile, ha aiutato i Borghi e i Rioni garantendo loro una contribuzione straordinaria. Per quanto riguarda l’Ente Palio mi limito a dire che laddove non vi sia l’ingresso di forze esterne il discorso verrebbe automaticamente a cadere. Resterebbe l’Amministrazione e stop e saremmo da capo. Relativamente alla nuova pista il progetto c’è, da tempo. L’area individuata si trova nella zona sud della città. La pandemia ci ha praticato tarpato le ali impedendoci di partire. Il progetto andrà in ogni caso sviluppato rapidamente, poiché è da ritenersi indispensabile per il futuro dell’evento paliesco.
Margherita Ruffino (Popolo della Famiglia)
“Non conosco molto l’argomento – questo l’intervento di Margherita Ruffino (Popolo della Famiglia) – se verrò eletta sindaco non vedrò l’ora di appassionarmi a questa bellissima manifestazione. Dei cavalli non so granché, mi spaventa soprattutto il problema legato al doping”.
Il confronto è stato introdotto e moderato dal giornalista Alessandro Franco.
Nella foto Billi, scattata ad inizio serata, è assente Maurizio Rasero, giunto in ritardo in quanto bloccato da un impegno istituzionale.