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La vigilia

Palio dietro l’angolo: i fantini protagonisti e i favoriti della vigilia

Azzardato come sempre abbozzare pronostici, ma qualche accoppiata si fa preferire

Ci siamo. Domani, domenica primo settembre, le 21 accoppiate di Borghi, Rioni e Comuni si daranno battaglia. Da tempo la griglia delle monte è definita.
Vediamo di ricapitolare, tra conferme e novità, le scelte delle ventuno dirigenze, partendo dal Borgo Santa Maria Nuova, vincitore del Palio 2023. Da tempo scontata la conferma di Federico Arri, detto Ares, che andrà a caccia del bis.
San Damiano, secondo l’anno scorso, ripunterà su Stefano Piras, detto Scangeo. Anche Santa Caterina non cambierà strada, riaffidandosi ad Adrian Topalli. Conferme pure a San Secondo e a Tanaro.

Il Rione del Santo disporrà nuovamente di Valter Pusceddu, detto Bighino, mentre il Borgo del fiume ripunterà su Federico Guglielmi, detto Tamurè. San Pietro, dopo aver fatto esordire l’anno scorso Marco Bitti, comportatosi ottimamente, lo ha ovviamente confermato.
Il binomio San Lazzaro-Giuseppe Zedde (Gingillo) non si interromperà neppure quest’anno. Stesso discorso a Baldichieri, con fiducia rinnovata a Mattia Chiavassa esordiente a luglio a Siena per il Bruco. Tambani il soprannome che gli è stato attribuito.
Unico Comitato finalista nel 2023 che quest’anno cambierà fantino sarà Nizza: Antonio Siri, detto Amsicora, ha ceduto alle lusinghe del Borgo Torretta e verrà rimpiazzato in casa giallorossa da Michel Putzu.

La griglia delle monte si completa con l’approdo di Carlo Sanna, detto Brigante (trionfatore a Siena nel Palio di Provenzano per l’Onda) nel Rione San Silvestro.
San Martino San Rocco ci riproverà con Gavino Sanna, così come Canelli si riaffiderà a Massimo Columbu, detto Veleno II. Il Borgo Viatosto si giocherà le proprie possibilità di vittoria montando l’esordiente Alessio Giannetti.
San Paolo offrirà un’ulteriore chance ad Andrea Coghe, detto Tempesta, e identica soluzione a Moncalvo con la riproposizione di Antonio Francesco Mula, detto Shardana.

Montechiaro farà debuttare in Piazza Alfieri Fabio Ferrero, enfant du pays; Castell’Alfero è andato sul sicuro ingaggiando il rientrante Francesco Carìa, detto Tremendo; la Cattedrale, squalificato Dino Pes, punterà su Silvano Mulas, detto Voglia. Novità a San Marzanotto: a vestire il giubbetto blu e oro sarà Alessandro Cersosimo. Infine Don Bosco: sarà Giovanni Atzeni, detto Tittia, a vestire nuovamente i colori gialloblu dopo la parentesi del 2023 (Putzu).

Come sempre azzardatissimo abbozzare pronostici: un occhio di riguardo va però a Santa Maria Nuova, a caccia del bis con Federico Arri su Ambra da Clodia. Suoi rivali più temibili San Lazzaro (Zedde), Santa Caterina   (Topalli), San Secondo (Pusceddu) e Tanaro (Guglielmi). Sotto traccia occhio alla Torretta (Siri) e a Baldichieri (Chiavassa).

Nella foto, un momento delle prove di ieri.

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