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Filippo
Attualità
Tensione e nervosismo

Palio, il Capitano Filippone replica agli attacchi ricevuti: «Non bisogna mai superare determinati limiti»

«La politica non deve entrare nel Palio – spiega – purtroppo ci sono persone che, in assenza di argomenti più seri ed accattivanti, attaccano me per arrivare all’amministrazione comunale»

L’elezione di Giambattista Filippone a Capitano del Palio ha suscitato più di una polemica. Due votazioni, una sospensione del Consiglio del Palio, tensione e nervosismo. Il diretto interessato non si scompone però più di tanto:
«Il Palio è passione – afferma Filippone, uomo di Palio da sempre – ci stanno discussioni ed anche litigi: senza però mai superare determinati limiti».

Filippone rimarca inoltre:
«La politica non deve entrare nel Palio – spiega – purtroppo ci sono persone che, in assenza di argomenti più seri ed accattivanti, attaccano me per arrivare all’amministrazione comunale: io non sono più in Consiglio comunale ed il Palio deve essere festa di popolo, verace e sanguigna, ma deve rimanere al piano delle persone e dei cavalli».

Il nuovo Capitano preme però per sottolineare la correttezza dei fatti:
«Continuo a leggere che io sono stato radiato o addirittura “cacciato” dall’Ordine dei Medici Veterinari e che la mia Clinica è chiusa – afferma – e invece, nel pieno del mio diritto, ho presentato ricorso e, grazie alla sospensiva prevista dalla legge ed ottenuta dall’avvocato Giuseppe Vertucci, continuo ad esercitare a pieno la professione di Medico Veterinario, cosa che faccio regolarmente presso la clinica di mia proprietà, tutt’ora aperta e funzionante».
«Pertanto –  continua – fino a quando questo ricorso non approderà alla decisione, che di certo non è stata fissata per il 15 dicembre, io sono, a tutti gli effetti, un Medico Veterinario e posso operare come tale. Anche la vicenda che mi ha visto coinvolto in Tribunale – prosegue Filippone – non si è chiusa con una formale condanna: se mi vogliono attaccare lo facciano per motivi di Palio, ma non per politica e con inesattezze create ad arte».

“Non ho ricevuto spintarelle. Ero l’unico candidato che ha presentato via pec al protocollo del Comune la candidatura, pertanto, seguendo il regolamento sarei passato anche con una sola preferenza… Questione di opportunità? Forse si, ma dopo tanti anni di lavoro per ricoprire una carica, quella di Capitano del Palio, che sognavo da bambino, non è facile mettere da parte la passione. Penso che questa parte politica così “accesa”, che strumentalizza tale “gossip” per screditare l’avversario politico tramite la mia persona o farsi pubblicità, dovrebbe occuparsi di partorire grandi idee invece di cadere sempre in sterili ideologie.»

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