Approda in aula di dibattimento davanti al giudice di pace quellinsulto che lanno scorso il fantino Martin Ballesteros ha rivolto allex Capitano del Palio Paolo Bagnadentro (ex consigliere
Approda in aula di dibattimento davanti al giudice di pace quellinsulto che lanno scorso il fantino Martin Ballesteros ha rivolto allex Capitano del Palio Paolo Bagnadentro (ex consigliere comunale ed attuale presidente dellAsp).
Tutto si era consumato durante la Notte dei Capitani, una rimaptriata fra tutti i massimi magistrati del Palio per rievocare, attraverso le loro esperienze, la storia della corsa dalla sua ripresa.
La serata aveva una sessantina di persone fra il pubblico e poi era stata ripresa in streaming sul web. Ad un certo punto, a Bagnadentro venne chiesto di ricordare la squalifica del fantino Ballesteros nel 2003 quando vestiva i colori del rione Tanaro: squalifica motivata dal fatto che, in corsa, avrebbe trattenuto le redini del cavallo rivale di San Secondo impedendogli di doppiarlo. Ne derivò lesclusione dallordine di arrivo dellanno (era arrivato primo) e una squalifica per due anni al Palio di Asti. Una squalifica che evidentemente, 9 anni dopo, bruciava ancora al fantino che ha rivolto parole pesanti a Bagnadentro, prima dalla confusione della platea e poi chiaramente al microfono.
Ne è nata una denuncia (per quanto Bagnadentro abbia sempre dichiarato che avrebbe dato in beneficienza ogni eventuale risarcimento). Mercoledì mattina lex Capitano del Palio, avvocato, era assistito dal collega Aldo Mirate mentre Ballesteros, assente, era rappresentanto dallavvocato La Matina. Bagnadentro ha raccontato ciò che aveva già messo per esteso in querela informando il giudice di pace che era disponibile anche una copia video dellintervento di Ballesteros.
«Comprendevo la rabbia nellimmediatezza dellaccaduto o nei giorni seguenti – ha spiegato Bagnadentro – un Capitano del Palio è un po come un arbitro, se dovesse querelare tutti coloro che lo insultano, riempirebbero i tribunali. Ma farmi dare del c…… nove anni dopo mi è sembrato veramente esagerato».
Daniela Peira