Il Palio è dietro langolo. Rioni, Borghi e Comuni hanno scelto il fantino che difenderà i loro colori il prossimo 15 settembre in piazza Alfieri. Alcune monte sono state ufficializzate negli
Il Palio è dietro langolo. Rioni, Borghi e Comuni hanno scelto il fantino che difenderà i loro colori il prossimo 15 settembre in piazza Alfieri. Alcune monte sono state ufficializzate negli ultimissimi giorni. San Martino San Rocco, vincitore lo scorso anno, ha scelto Alberto Ricceri, detto Salasso, per rimpiazzare il partente Maurizio Farnetani (altro articolo in pagina). La Torretta ha confermato Giuseppe Zedde, detto Gingillo, protagonista lo scorso anno di un ottimo Palio. Non ha cambiato strada Baldichieri, con Martin Ballesteros, detto Pampero, chiamato per il quarto anno consecutivo ad indossare la casacca argento, azzurro e oro.
Andrea Coghe risbarcherà in terra dAleramo per far sognare il Comitato moncalvese presieduto da Filippo Raimondo. Neppure Santa Maria Nuova ha cambiato monta rispetto allanno passato, riaffidandosi a Jonatan Bartoletti, detto Scompiglio. San Lazzaro, in un primo tempo orientato a riproporre Dino Pes, si è trovato a dover correre ai ripari in fretta e furia a causa di un infortunio occorso a Velluto. Per sostituire Pes è stato ingaggiato il debuttante Federico Arri, fantino astigiano cresciuto alla corte di Silvano Vigni, detto Bastiano.
Silvano Mulas, dopo il settimo posto del 2013, tenterà di regalare il Drappo al Rione San Secondo. San Marzanotto non ha mai avuto dubbi nel riproporre Alessandro Chiti, detto Voragine, vista la bella prova dello scorso anno. San Pietro, dopo aver forzatamente dovuto rinunciare ad Antonio Siri, ha provveduto a rimpiazzarlo con Andrea Farris. Seguendo lordine numerico del sorteggio della sfilata troviamo poi Santa Caterina. Interrotto il rapporto con Calvaccio, sarà Luca Minisini, detto Dé, a difendere i colori rosso e celeste. Conferma alla Cattedrale (nonna del nostro Palio, non vince dal 1977) per Sebastiano Murtas, detto Grandine, un emergente nel panorama delle monte. Novità invece al Don Bosco, con Gianluca Fais, detto Vittorio, a rimpiazzare Riccardo Coppa.
Canelli farà debuttare Alessandro Colombati, mentre Montechiaro punterà su Donato Calvaccio, detto Il Musico, per bissare il successo conseguito da Renato Magari nel lontano 1981. A Viatosto è Andrea Chessa, detto Nappa II, il prescelto per la corsa settembrina, mentre Tanaro-Trincere-Torrazzo è andato sul sicuro affidandosi al fantino vittorioso lo scorso anno, Maurizio Farnetani detto Bucefalo.
Claudio Bandini, dopo alcune voci che lo davano in uscita da CastellAlfero, è stato confermato dal Comitato presieduto da Alessandro Filippa. San Silvestro punterà su Gianluca Mureddu, detto Filoferru, fantino che disporrà del purosangue LInglese, primo nel 2012. San Paolo concederà un importante chance a Valter Pusceddu, detto Bighino, reduce dalla negativa avventura tanarina, mentre Nizza monterà Giovanni Atzeni, detto Tittìa, due volte vittorioso a Siena nel 2013 prima con lOca e poi con lOnda. San Damiano: confermato Francesco Carìa, detto Tremendo, uno dei migliori giovani emersi negli ultimi anni.
Massimo Elia