Si fa sempre più intricato il cammino che dovrebbe portare al Palio Straordinario, a celebrazione dei 750 anni della manifestazione: il condizionale è d’obbligo, poiché dopo una prima collocazione in calendario per l’8 giugno, la possibile concomitanza con le consultazioni referendarie ha indotto il sindaco Rasero, per non andare incontro a problemi di ordine pubblico, a spostare la data più avanti, esattamente al 31 agosto.
Una possibile soluzione maturata dopo l’incontro che il primo cittadino ha avuto con i massimi esponenti dei Comitati Palio, scartando altre possibili date in considerazione della concomitanza con appuntamenti di rilievo già in calendario. Asti potrebbe così vivere un doppio evento, ossia due corse a distanza di una sola settimana l’una dall’altra. Pro e contro: vero che la vicinanza con l’Ordinario significherebbe per i Comitati uno sforzo non indifferente, ma nel contempo consentirebbe all’Amministrazione un notevole risparmio di denaro eventualmente utilizzabile per la costruzione della pista di addestramento.
Non scartabile, qualora non venisse individuata una strada convincente e ben percorribile, un’opzione estrema: niente Palio Straordinario e una sola corsa in programma nel 2025, ossia l’Ordinario del 7 settembre.