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Paolo Crivelli chiama i giovani per lanciare il messaggio di cambiamento della coalizione Astinsieme

Questa mattina, nell’ex salone consiliare della Provincia, i rappresentanti delle liste del centrosinistra, candidati e simpatizzanti hanno illustrato i punti principali del programma per Asti

Il candidato a sindaco del centrosinistra e della coalizione Astinsieme, Paolo Crivelli, ha voluto che fossero i giovani a raccontare i punti strategici del programma elettorale scritto insieme agli alleati con i quali ha deciso di proporre «una città nuova, bella, verde, attrattiva, vivibile, sostenibile, inclusiva e solidale, dove sia piacevole abitare, vivere, lavorare, incontrarsi, trascorrere gli anni e veder crescere i propri figli; una città dove sia possibile – sottolineano dalla coalizione – valorizzare e condividere le tante risorse del nostro territorio: culturali, storiche, sociali e ambientali».

Paolo Crivelli ha dato ai giovani spazio e libertà di proposte e ha voluto che, alla presentazione del programma, avvenuta questa mattina in Provincia, ci fossero loro a spiegare le linee guida dei vari settori su cui intende indirizzare l’azione di governo nel caso fosse eletto. Giovani come Niccolò Lanfranco (lista Paolo Crivelli Sindaco), studente di ingegneria ambientale e attivista di Fridays for Future, che ha sottolineato come «il programma sia solo l’inizio di un percorso, fatto soprattutto di ascolto, nel quale la cultura è la base del cambiamento, lo agevola per migliorare la città».

O come Daniela Bucci (Europa Verde) che ha voluto evidenziare l’importanza della mobilità sostenibile «con un rafforzamento del tpl, uno sviluppo delle isole pedonali, della ZTL e ZTM, con la valorizzazione del centro storico, la revisione del progetto di piste ciclabili e l’abbattimento delle barriere architettoniche».

Anche Davide Bego (M5S) ha parlato di una parte del programma, «quella che guarda e sostiene le realtà giovanili, ma che promuove anche le comunità energetiche guardando al sociale».
Giovane è anche Lorenza Gerbo (PD), studentessa di Scienze Politiche, che ha voluto portare una breve riflessione sul ruolo che deve avere il Comune nello sviluppo del turismo e del settore alberghiero. «Ad Asti mancano almeno un grande hotel e una sala polifunzionale, – ha detto – ma bisogna anche rendere più accogliente il centro storico, la stazione, dire basta a nuovi centri commerciali per rivitalizzare quello naturale e il Mercato Coperto. Bisogna che il Comune sia un alleato dei commercianti».

La giovane Vittoria Briccarello (Uniti si può), laureata in Beni Culturali e attivista, ha dato un contributo sul tema di cui ha più competenza: «Il Comune deve dirigere gli Enti culturali e riprendersi in mano le redini del settore. Basta organizzare mostre “a pacchetto” non coese con il territorio, basta spazi museali vuoti o privi di adeguate figure professionali». Sempre Briccarello ha sollevato la questione dei progetti di vita indipendente per le persone con disabilità, definendoli «ridicoli perché non agevolano l’autodeterminazione degli individui» e ha rilanciato nuove politiche sociali che contrastino casi di omobitransfobia «iniziando dall’adesione del Comune alla rete Ready».

Durante la presentazione del corposo programma elettorale c’è stato spazio anche per i “diversamente giovani”, uomini e donne che si stanno impegnando, da candidati, per focalizzare l’attenzione su temi e priorità utili a cambiare il passo di Asti.
Come Cesare Quaglia (Ambiente Asti) che ha portato all’attenzione dei presenti un nuovo modo di intendere il territorio agricolo e rurale «ricreando un rapporto con il territorio che si è perso da tempo»; oppure Giovanni Miglietta (PD) che ha parlato di lavoro attraverso progetti mirati di recupero di contenitori vuoti «creando cittadelle del gusto, della conoscenza e dell’energia», ma anche Angela Quaglia (CambiAMO Asti) che ha invece sostenuto l’urgenza «di riportare Asti al suo antico splendore valorizzando le sue bellezze, come le Antiche Mura o l’Arazzeria Scassa, creando aree industriali con condizioni favorevoli, anche dando un nome alle vie che le attraversano, oppure mettendo un fine alla diarchia tra sindaco e presidente della Fondazione CrAsti nella gestione della cultura».

LEGGI IL PROGRAMMA COMPLETO DELLA COALIZIONE ASTINSIEME – PDF

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