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Attualità

Paolo e Daniele alla scoperta dell’autodromo abbandonato di Morano sul Po

La passione per i luoghi dimenticati del montegrossese Paolo Piacenza lo ha portato sul circuito di Casale Monferrato che fu inaugurato nel 1973 dal pilota Arturo Merzario

La passione per i luoghi dimenticati

Quando l’amico d’infanzia Daniele Rizzo, di Abazia di Masio, gli propone una nuova avventura alla scoperta di qualche luogo dimenticato e sepolto sotto le polveri dell’abbandono, Paolo Piacenza, appassionato di natura ed escursioni estreme di Montegrosso (avevamo raccontato il suo viaggio ad Ojmjakon, il villaggio più freddo del mondo, in Siberia), non si tira mai indietro. Una passione che condividono e che li unisce in gite fuori porta del tutto insolite, ma curiose e affascinanti.

 

L’ultima meta è stata il circuito abbandonato di Morano sul Po, l’Autodromo di Casale Monferrato inaugurato il 19 marzo 1973 dal pilota Arturo Merzario alla guida di una Ferrari 312 B2 da Formula 1 (fu lui a salvare Niki Lauda, estraendolo dall’abitacolo della sua monoposto in fiamme al Nürburgring nel 1976).

La breve ma intensa storia del circuito di Casale

«L’attività del circuito durò solo pochi anni, ma con un grandissimo successo, e ancora oggi la pista tra i pioppeti del Po è meta di numerosi visitatori, appassionati di motori e di luoghi abbandonati», racconta Paolo Piacenza. Nel ‘74 100 mila spettatori; in pista oltre 2 mila piloti, tra cui Nelson Piquet e Riccardo Patrese; nel ‘77 la storia del circuito di Morano sul Po si interrompe bruscamente, per le proteste degli abitanti.

«Una struttura in completo abbandono; c’è persino un ristorante costruito e mai aperto. Un luogo affascinante e con un pizzico di nostalgia, come tutti i luoghi abbandonati».

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