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«Parcheggi scambiatori? InutiliIn Ztl basta un corriere ogni ora»
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«Parcheggi scambiatori? Inutili
In Ztl basta un corriere ogni ora»

E’ una bocciatura generale quella che la Filt Cgil e la Fit Cisl fanno sulle politiche del trasporto pubblico sotto l’amministrazione Brignolo. Un giudizio severo che Walter Artuffo (segretario

E’ una bocciatura generale quella che la Filt Cgil e la Fit Cisl fanno sulle politiche del trasporto pubblico sotto l’amministrazione Brignolo. Un giudizio severo che Walter Artuffo (segretario provinciale Filt) insieme agli autisti Giampiero Freilino e Luciano Tolu (Rsa Asp) spiegano in una conferenza stampa insieme al consigliere comunale Massimo Scognamiglio (FdS). Si inizia dai parcheggi scambiatori definiti «un esperimento destinato a fallire fin da subito – commenta Artuffo – perché le aree di sosta sono state ricavate in luoghi sbagliati, manca la sorveglianza e occorrerebbero navette ogni 5-10 minuti e non 30-40 come avviene adesso. Sono stati buttati via 10.000 euro per nulla mentre, se avessero voluto fare le cose per bene, avrebbero dovuto partire dall’eccellente studio sul traffico dell’architetto Giovanni Currado». I parcheggi scambiatori vengono utilizzati mediamente da 1,5 utenti al giorno e questo nonostante la gratuità del biglietto di viaggio.

Gli scambiatori sono solo uno dei tanti problemi denunciati dagli autisti, criticità segnalate decine di volte al Comune «senza ottenere mai risposte – precisano – perché non abbiano alcun dialogo con questa amministrazione e si naviga a vista». Dagli scambiatori delle periferie al centro storico il passo è breve ma i problemi non mancano. Gli autisti denunciano la beffa che avviene nella ZTL di corso Alfieri «dove si era pensato di mettere le navette elettriche per non inquinare; poi le navette si sono guastate, sono state sostituite da bus a gasolio, inquinanti, mentre si continua a permettere l’accesso di furgoni e mezzi dedicati al carico e scarico delle merci a qualsiasi ora, contraddicendo all’intenzione di creare meno smog in centro storico». Una soluzione sarebbe creare un polo unico di smistamento delle merci, magari in zona industriale, dove tutti i corrieri vengano indirizzati per depositare le stesse che, attraverso un servizio di distribuzione ecocompatibile, sarebbero portate alle attività commerciali in modo più coordinato e solo in determinate fasce orarie.

Gli autisti ricordano «che una volta in centro viaggiavano i bus a metano non inquinanti, poi sono arrivate le navette, ora i bus a gasolio, mentre bisognerebbe togliere una volta per tutte le navette gratuite che creano disparità tra gli utenti paganti e non, riaprendo corso Alfieri al transito dei pullman». Freilino e Tolu riconoscono, però, che la flotta di nuovi autobus recentemente acquistati dall’Asp non sarebbero propriamente adatti a passare per corso Alfieri, pur avendo dimensioni compatibili con la strada. Uno degli impedimenti è dato dai dehors dislocati nella ZTL ma, al di là di questo, rimangono criticità anche in altre zone di Asti.

«Non è normale che per il cimitero ci sia un solo bus all’ora – precisano – perché fra un po’ le anziane arriveranno a lanciare i fiori dal finestrino pur di non dover attendere tutto questo tempo tra una corsa e l’altra. Non parliamo poi del capolinea di Variglie, davanti alla Cartochimica, dove arriviamo con il 2/ senza trovare quasi mai nessuno anche perché, in effetti, c’è già il 7 che arriva fino lì. E’ poi il caso di ottimizzare gli orari del 3 che arriva sempre alla Comdata anche se sarebbe utile solo in alcuni orari. Così facendo si risparmierebbero chilometri inutili». Il consigliere Massimo Scognamiglio punta il dito contro «il poco coraggio dell’amministrazione di fare scelte radicali sulla mobilità cittadina. Con i parcheggi scambiatori si è persa un’occasione di fare qualcosa di buono e si è creato un danno enorme perché, per molto tempo, se parleremo di questi parcheggi verranno i capelli dritti ai cittadini.

In due anni e mezzo hanno “allargato” l’isola pedonale su mezza piazza Statuto – continua Scognamiglio – una cosa vergognosa e tutto questo perché non si vogliono scontrare con i commercianti. La nostra proposta è invece quella di chiudere corso Alfieri e piazza Alfieri al transito delle auto, sfruttare metà dei marciapiedi per realizzare piste ciclabili e incentivare l’uso dei mezzi pubblici. Tanto, nel bene o nel male, in questa città esiste l’alternanza delle amministrazioni e loro sanno già che non verrano riconfermati a fine mandato». Un altro problema denunciato dai sindacati degli autisti è anche quello del parcheggio selvaggio davanti a molte scuole cittadine dove auto lasciate in doppia fila, sulle rotonde (come in piazza Lugano), in divieto e davanti alle fermate, creano disagi sia per chi guida che per chi deve usufruire del servizio pubblico. «Si faccia come in alcune città d’Italia – suggeriscono – in cui, durante l’entrata e l’uscita degli alunni, c’è il divieto assoluto di sostare con le auto nel raggio di 300 metri dalle scuole».

Riccardo Santagati

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