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Attualità

Parcheggiatori abusivi? «Non sono aumentati»
Ma per la legge è impossibile multarli

I parcheggiatori abusivi ad Asti? Ci sono, ma non c’è stato nessun incremento del loro numero tale da creare un problema per la sicurezza. Il sindaco Brignolo smussa i toni della polemica innescata

I parcheggiatori abusivi ad Asti? Ci sono, ma non c’è stato nessun incremento del loro numero tale da creare un problema per la sicurezza. Il sindaco Brignolo smussa i toni della polemica innescata dal segretario cittadino della Lega Nord, Davide Scaiola, che ha denunciato un aumento di persone pronte a chiedere soldi gli automobilisti nei principali parcheggi a pagamento. «Dalle informazioni assunte presso il comando della polizia municipale risultano infondate le affermazioni del segretario cittadino della Lega Nord secondo cui vi sarebbe stato un incremento di “parcheggiatori abusivi” in città – risponde Brignolo – Il fenomeno esiste, ma viene regolarmente contrastato dalla polizia municipale e i cittadini sono invitati a segnalare immediatamente eventuali presenze alla stessa (0141/399900 ndr) la quale interviene tempestivamente con l’apposita pattuglia di motociclisti».

Il sindaco spiega che il fenomeno aumenta nei giorni di mercato, quando viene comunque predisposto, in piazza del Palio, un servizio mirato aggiuntivo per allontanare gli abusivi. «Talvolta anche questo risulta insufficiente per l’estensione della piazza – continua il sindaco – e pertanto è allo studio un ulteriore potenziamento. Un’altra “piazza” particolarmente gradita agli abusivi è il parcheggio dell’ospedale e quindi è stata comandata una presenza quotidiana di un agente presso quest’area». Una delle difficoltà per gli operatori delle forze dell’ordine è però data dall’assenza di leggi che sanzionino la richiesta di denaro agli automobilisti.

«Solo la presenza fisica degli agenti scoraggia l’insediamento in pianta stabile di questuanti molesti – conclude Brignolo – Il comando mi ha relazionato che, ad esempio, mercoledì della settimana scorsa, nei pressi del Cardinal Massaia si insediava un nuovo e fino a ora sconosciuto gruppetto di questuanti provenienti da Torino. I nostri agenti, pur non potendo fare sanzioni, hanno presidiato fisicamente la zona per tutta la giornata, impedendo ai nuovi arrivati di lucrare alcunché: gli stessi si sono quindi allontanati e non si sono ripresentati in città».

r.s.

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