La querelle non ha ancora raggiunto il tenore di quella scoppiata in merito al Free Flow dell’Asti-Cuneo, il nuovo metodo di pagamento dei pedaggi sull’A33 totalmente automatizzato che sta scatenando polemiche a non finire per i costi, la burocrazia, le difficoltà tecniche nel pagare la tratta collegandosi all’apposito sito (per chi non ha un dispositivo elettronico tra quelli previsti dal gestore), ma anche il nuovo sistema di pagamento del parcheggio multipiano di via Natta, ad Asti, sta già facendo parlare di sé.
A partire dal prossimo 3 febbraio entrerà in funzione, nel parcheggio gestito dall’Asp, il nuovo sistema di controllo e pagamento dei parcheggi blu con monitoraggio degli accessi tramite sbarre e l’uso dei nuovi metodi hi-tech per pagare la sosta. Una decisione presa, senza dubbio, per rendere più smart il sistema, ma anche per contrastare gli utilizzi degli stalli a sbafo.
La sbarra a presidio del multipiano si alzerà automaticamente per consentire l’ingresso e l’uscita dei veicoli dotati di un “abbonamento digitale” giornaliero, mercato, mensile Bun Pat Zona Nord, annuale (abbonamento Zonale Nord o Asta). I residenti in Ztm/Ztl, in possesso di abbonamento annuale cartaceo (100 euro), per poter accedere dovranno invece richiedere l’abilitazione presentandosi allo Sportello Trasporti e Mobilità (corso Don Minzoni 86). I possessori di altri titoli cartacei (abbonamento annuale Zonale Nord o abbonamento annuale Asta) potranno accedere senza registrazione mentre chi è senza abbonamenti dovrà ritirare il ticket ai distributori automatici situati agli ingressi della struttura.
In definitiva, adoperando le applicazioni sugli smartphone e i sistemi digitali sarà tutto più facile e veloce. Ma per chi non usa questi sistemi, per gli anziani o per chi, per scelta, non ne vuole proprio sapere di vivere una vita 2.0 i problemi potrebbero esserci. C’è infatti un particolare che ha fatto storcere il naso a molti, già emerso in un’interpellanza dei gruppi Ambiente Asti, Uniti si può, Prendiamoci Cura di Asti ed Europa Verde – Verdi.
I possessori degli “abbonamenti cartacei mensili Bun Pat” da 25 euro, che si acquistano di solito nelle edicole e in tabaccheria, non potranno più usarli per sostare nel multipiano perché non ci sarebbe modo di “attivarli” come metodo di pagamento digitale. Abbonamenti molto richiesti e utilizzati, come confermano diversi titolari di edicole e tabaccherie alle quali ci siamo rivolti per capire quanto potrebbe incidere la disparità di trattamento tra chi usa abbonamenti mensili digitali e chi no.
L’Asp, interpellato sulla questione, non ha saputo darci un numero esatto di abbonamenti “Bun Pat” venduti mensilmente, ma gli edicolanti confermano le numerose richieste del titolo di parcheggio e anche loro non ritengono corretto che chi lo acquista, pagandolo a prezzo pieno, non possa poi usarlo proprio in uno dei parcheggi strategici più utili, a pochi passi dall’Anagrafe, dagli uffici comunali di Palazzo Mandela, dall’Agenzia delle Entrare, dal mercato, scuole e altri servizi.
«La mancata compatibilità dell’abbonamento mensile cartaceo potrebbe creare disagi a molti utenti, soprattutto a chi non ha dimestichezza con i servizi digitali o non dispone degli strumenti necessari per sottoscrivere abbonamenti online – scrivono i consiglieri comunali nell’interpellanza all’amministrazione Rasero – La gestione dei parcheggi pubblici dovrebbe garantire accesso equo e inclusivo a tutti gli utenti, senza penalizzare specifiche categorie: basterebbe adeguare i sistemi di lettura agli abbonamenti cartacei».
I consiglieri, chiedendo che si intervenga per risolvere il problema, chiamano in causa Fratelli d’Italia: «Gli assessori e consiglieri comunali di Fratelli d’Italia, il cui consigliere regionale Sergio Ebarnabo spesso empatizza con anziani (vedasi il caso Free Flow) impossibilitati a usare app, hanno empatizzato con gli automobilisti anziani impossibilitati a usare il parcheggio di via Natta? Lo faranno tardivamente? Lo farà tardivamente Ebarnabo?».
Quindi, rivolgendosi direttamente al sindaco e all’assessore competente, domandano «perché il Comune non abbia segnalato l’incongruenza all’Asp e perché quest’ultima non abbia pensato a un sistema di lettura e riconoscimento anche per gli abbonamenti cartacei». Sempre i consiglieri chiedono se sia possibile «prevedere una fase transitoria per consentire agli utenti di abbonamenti mensili cartacei di continuare a usufruire del parcheggio senza ostacoli, fino a eventuali modifiche del sistema o dei titoli di sosta o se è previsto un adeguamento del sistema di lettura e accesso per consentire agli utenti di essere trattati con pari diritti». Infine un suggerimento per il Comune. «Dopo l’introduzione della Ztl, la Zona Ovest si è ridotta a pochi posti auto: è prevista un’unificazione zonale tra Zona Nord e Zona Ovest?»