Patronati a rischio, anche nella nostra provincia. La Legge di Stabilità del Governo Renzi, se approvata in questi termini entro la fine dell'anno, apporterà un taglio di 150 milioni di euro dei
Patronati a rischio, anche nella nostra provincia. La Legge di Stabilità del Governo Renzi, se approvata in questi termini entro la fine dell'anno, apporterà un taglio di 150 milioni di euro dei fondi destinati ai Patronati che a loro volta non potranno più garantire un servizio gratuito al cittadino. A denunciarlo in una conferenza stampa congiunta, le segreterie provinciali di CGIL, CISL e UIL e i responsabili provinciali di ACLI, INAS, INCA e ITALUIL. Per Sergio Didier, segretario generale aggiunto CISL Asti-Alessandria «questa proposta è inaccettabile perché in questo modo il Governo vuol far cassa con i contributi sociali mettendo le mani sui soldi dei lavoratori».
La legge n.152/2001 stabilisce infatti che il fondo destinato al mantenimento dei Patronati debba essere alimentato da una quota dei contributi previdenziali versati dai lavoratori. «Con questo taglio, non saranno a rischio soltanto i 9 mila dipendenti che operano in questi uffici ma anche i diritti dei cittadini e in particolare delle fasce più deboli come pensionati e disoccupati, spiegano i sindacati. Con l'evoluzione della Pubblica Amministrazione e con gli accessi telematici agli Istituti come INPS e INAIL il lavoro dei Patronati e aumentato. L'INPS di Asti stima infatti che il 90% delle domande trasmesse all'Istituto arrivino proprio da questi uffici.
«Dei 90 servizi offerti dai Patronati -? osserva Angioletta Ghidella (UIL Asti) ?- si contano l'espletamento per la richiesta dei permessi di soggiorno, le pratiche per la maternità, di previdenza e le prestazioni socio-assistenziali. Come potranno i cittadini far fronte, da soli, al disbrigo di queste pratiche?». I numeri danno ragioni ai sindacati, perché ogni anno ai 13 uffici di Patronato sparsi sul territorio provinciale si rivolgono 30 mila persone. Ecco che per chiedere al Governo di rivedere la norma partirà a breve una petizione. Inoltre, spiega Serena Moriondo (CGIL Asti) «in segno di protesta i Patronati della provincia saranno chiusi mercoledì 12 novembre con sit-in di protesta davanti agli uffici INPS di via Rosselli».
l.p.