Saranno Francesca Ferraris, 37 anni, attuale segretario provinciale e Giorgio Ferrero, 47 anni, membro del CdA dellAsp (nominato dal sindaco Fabrizio Brignolo) a contendersi la leadership della
Saranno Francesca Ferraris, 37 anni, attuale segretario provinciale e Giorgio Ferrero, 47 anni, membro del CdA dellAsp (nominato dal sindaco Fabrizio Brignolo) a contendersi la leadership della Segreteria astigiana del Partito Democratico. Entro il 6 novembre si svolgeranno i congressi provinciali e dei circoli che anticipano le Primarie dell8 dicembre quando sarà eletto il nuovo Segretario nazionale. La macchina delle Primarie nazionali si è già messa in moto identificando 4 candidati: si tratta di Cuperlo, Civati, Renzi e Pittella. Formalmente i circoli provinciali sono chiamati a votare i rispettivi delegati che a loro volta eleggono il segretario provinciale. Venerdì scorso sono state depositate le candidature e, ad Asti, sono state confermate le voci che davano Ferraris e Ferrero protagonisti della sfida.
Francesca Ferraris ha preso in mano le redini della segreteria provinciale un anno fa chiamando molti giovani a ricoprire ruoli per conto dellesecutivo. Già di ala bersaniana, oggi guarda a Gianni Cuperlo come futuro leader del PD «un uomo che non va in tv a fare slogan ma che lavora a programmi condivisi dando garanzie sulla loro attuazione». Ferraris può contare su un nutrito seguito tra i giovani del PD ma anche dellappoggio degli esponenti di ala civatiana. Infatti, pur non essendoci nellAstigiano un candidato alla segreteria provinciale collegato a Pippo Civati, è nota lavversione dei suoi sostenitori allala renziana.
«Nel poco tempo che ho avuto a disposizione – spiega Ferraris – ritengo di aver costruito una buona squadra e di aver posto le basi per un lavoro importante di rinnovamento della forma organizzativa e di apertura del nostro partito verso soluzioni nuove e innovative. Vorrei portare avanti il percorso iniziato, sempre partendo dallascolto della nostra gente, nel profondo rispetto dei diversi modi di sentire e di pensare. Oggi sono ancora più convinta che il vero rinnovamento passi per laffermazione dellautonomia del partito e per la ricostruzione delle connessioni ormai lacerate tra società e istituzioni. Anche a livello locale il partito deve essere luogo autonomo da istituzioni e governo, per svolgere la sua funzione di organizzazione della rappresentanza. Democrazia e cambiamento non si possono nemmeno pensare tenendo il partito nel magazzino delle cose inutili».
Quando il sindaco Brignolo ha deciso di entrare a far parte del CdA della Cassa di Risparmio Ferraris è stata una delle poche voci contrarie. «Il PD non è un taxi» commentò in più occasioni attendendo che dal Regionale decidessero come intervenire sul caso. La questione non è però mai stata risolta e anche per questo Ferraris continua a tenere ben salda la propria posizione che vede una netta distinzione tra banche e amministratori pubblici. Luca Bortot, referente provinciale del comitato per Civati, spiega così il motivo per cui è stato deciso di sostenere la candidatura del segretario uscente. «Ha dimostrato di voler dare un forte segnale di discontinuità rispetto al passato e di avvicinarsi molto ai principi politici che ci muovono. Sicuramente condividiamo lidea dellavvicendamento della classe dirigente, un forte impegno tra i cittadini e la convinzione che i ruoli politici non si accavallino con altri ruoli, tipo quelli nei CdA bancari». A sostenere la candidatura di Francesca Ferraris sono anche i consiglieri comunali Fassone, Panirossi e Aceto.
Giorgio Ferrero si è invece candidato per portare avanti il discorso di rinnovamento avviato da Matteo Renzi. «E tutto da cambiare e i risultati parlano da soli – dichiara – Cè una crisi generale dei partiti e anche il PD ha colpe importanti. Se gli altri vogliono tenere le cose come stanno ok, ma se preferiscono il vero cambiamento è loccasione di dimostrare di volerlo veramente. Il partito che voglio io è quello aperto alla gente, dove arrivano le idee e dove ci sia posto per chi ha voglia di partecipare». Sulla questione del doppio ruolo del sindaco tra Comune e banca Ferrero risponde: «Io vorrei coerenza da parte del partito. Non mi sembra corretto massacrare il sindaco di Asti mentre, a livelli più alti, ci sono casi ben più evidenti. La vicenda del Monte del Paschi ne è la prova. Le regole devono valere per tutti e su tutti i livelli».
A sostenere la candidatura di Ferrero alla segreteria provinciale ci sono il consigliere regionale Motta e lo stesso sindaco Brignolo che ha accolto un anno fa Renzi al Teatro Alfieri durante la campagna elettorale delle Primarie. Domenica mattina, alle 10.30, in Sala Patrone Ferrero ufficializzerà la corsa alla Segreteria insieme a Piero Fassino, sindaco di Torino e presidente nazionale Anci, Rita Rossa, sindaco di Alessandria e Davide Gariglio, vice presidente del Consiglio regionale. Sarà anche loccasione per presentare la campagna congressuale per Matteo Renzi in vista delle Primarie. A fare gli onori di casa sarà presente lo stesso Brignolo che poi incontrerà gli altri sindaci della provincia.
Riccardo Santagati