In un momento di divisioni interne molto forti, le cosiddette correnti, il PD di Asti si appresta a rinnovare non solo la Segreteria provinciale (la sfida è tra Francesca Ferraris,
In un momento di divisioni interne molto forti, le cosiddette correnti, il PD di Asti si appresta a rinnovare non solo la Segreteria provinciale (la sfida è tra Francesca Ferraris, cuperliana e attuale segretario e Giorgio Ferrero, esponente renziano) ma anche i vertici della città. Domenica i tesserati potranno votare per eleggere il segretario cittadino, incarico oggi ricoperto da Carlo Gentile. I candidati possono proporsi fino allultimo giorno, presentando il loro programma agli elettori che voteranno nella giornata di domenica. Attualmente sono due i papabili: Luigi Sposato, di area civatiana, e lo stesso Gentile, di corrente renziana. «La mia idea di rinnovamento del partito si basa principalmente su tre punti: – spiega Sposato – superamento delle correnti, anche per richiamare i delusi del PD che si sono allontanati in questi anni; recupero del rapporto con gli amministratori per essere veramente portavoce delle istanze presentate dai cittadini; tornare tra la gente ad ascoltarla, uscendo dalla sede e andando nei luoghi dove ci sono i veri problemi».
Sposato vuole cambiare il partito, aprirlo a idee e progetti innovativi, creare dipartimenti di specialisti per affrontare le questioni più importanti che gravano sulla città «ma senza creare autoreferenzialità – aggiunge – perché voglio dare unopportunità a a tutti quelli che meritano di averla». Per Sposato è fondamentale, prima di ogni riforma, riportare gli iscritti a militare nel partito e guarda anche agli ex tesserati, delusi sia a livello locale che nazionale. Con Sposato si schierano i civatiani, in particolare alcuni consiglieri comunali. «Conosciamo Luigi come una delle figure più attive sin dalla fondazione del partito, ed è membro dellAssemblea Nazionale – si legge in una nota del Comitato Asti per Civati – Pensiamo che possa essere la persona giusta per guidare il partito ad Asti in un percorso di cambiamento praticato e non solo annunciato». Carlo Gentile tenta la riconferma alla Segreteria cittadina dopo la reggenza durata un anno. «Ritenevo che il PD avesse bisogno di un maggior coinvolgimento decisionale degli iscritti e di tornare tra la gente ad ascoltarne i problemi» commenta il candidato che vuole valorizzare «i talenti di cui il nostro partito dispone».
Gentile presenta un programma volto a continuare «lopera di ricostruzione e di cambiamento del partito intrapresa in questultimo anno. Proporremo le nostre idee per affrontare la crisi economica che continua ad affliggere la nostra città attraverso la valorizzazione del nostro territorio e delle sue risorse, in quanto la dimensione locale di un partito e la sua azione politica non possono prescindere dallo stretto rapporto politica-territorio quale fucina di potenzialità e di sviluppo economico e culturale». Sulle correnti interne al PD astigiano Gentile si dice dispiaciuto per alcuni amici «che hanno portato avanti queste idee durante il mio mandato di reggenza ma che hanno ritenuto di presentare una candidatura alternativa. Credo – conclude – che abbiano pesato in questo loro ripensamento le dinamiche congressuali provinciali e nazionali, oltre alle legittime ambizioni personali».
Nel frattempo la sfida per la Segreteria provinciale tra Ferraris e Ferrero si accende per alcune dichiarazioni comparse sui media locali e su internet e che chiamano direttamente in causa lattuale segretario. «Non sono disposta ad accettare che la mia candidatura possa essere letta come una sfida contro qualcosa o qualcuno – commenta Ferraris – e ritengo di avere democraticamente il diritto/dovere di ripresentarmi ai nostri iscritti per portare avanti il lavoro iniziato. Chi pensa che potessi essere un segretario cuscinetto, che si limitasse a ratificare scelte non condivise, è rimasto deluso. Da quando sono stata eletta non mi sono mai negata ad un confronto, ho cercato di affrontare i problemi senza scorciatoie e puntando a trovare soluzioni e non capri espiatori. Adoro il mio lavoro, faccio politica per passione. Ho lasciato spazio ai giovani militanti valorizzando le loro competenze e condividendo con loro importanti esperienze in Segreteria».
Ferraris conclude il suo intervento dicendo di essere stato il segretario di tutti «non di quelli che puntano il dito indignati senza cercare una soluzione, né di quelli che non si sporcano mai le mani pronti a salire sul carro dei vincitori al momento opportuno. Il rinnovamento – conclude – si pratica, non si predica». E nella corsa alla Segreteria provinciale arriva anche la presa di posizione dellonorevole Massimo Fiorio che appartiene allala cuperliana. «Ho deciso di sostenere Francesca Ferraris perché è una candidata autonoma e perché ritengo che abbia lavorato bene durante il proprio incarico».
Riccardo Santagati
@rickysantagati