«Noi pensiamo che un settore produttivo che potrebbe garantire nuovi insediamenti sul nostro territorio sia quello della cosiddetta green economy ed in particolare dello sviluppo delle energie
«Noi pensiamo che un settore produttivo che potrebbe garantire nuovi insediamenti sul nostro territorio sia quello della cosiddetta green economy ed in particolare dello sviluppo delle energie rinnovabili». Così il consigliere comunale Giovanni Pensabene sabato mattina in una conferenza stampa alla Casa del Popolo con i rappresentanti delle liste che sostenevano la sua candidatura alle ultime elezioni amministrative (Rifondazione, Asti Bene Comune, Uniti insieme a Sinistra) ha voluto rilanciare lidea della cittadella della energia, proposta già palesata nel corso della campagna elettorale.
«Purtroppo – ha spiegato Pensabene – lAmministrazione comunale guidata da Brignolo, in continuazione con la precedente, non ha nessun interesse e nessuna idea in merito alla definizione ed alla realizzazione di un piano di sviluppo delle energie rinnovabili e più in generale della green economy, a differenza di quello che avviene in altre importanti città piemontesi. Noi invece crediamo che il progetto di costruire la cittadella dellenergia vada rilanciato. Non si tratta soltanto di applicare qualche centinaio di metri quadri di pannelli solari sui capannoni vuoti della ex Waya, ma bisogna prevedere tutti gli interventi necessari a sviluppare la produzione, linstallazione e la manutenzione degli utilizzatori delle energie rinnovabili sul nostro territorio. Vogliamo far diventare Asti lincubatore di un distretto industriale delle energie alternative». Nel piano Pensabene vede unamministrazione che possa promuovere una cultura ambientale ed energetica ad esempio attraverso «linterazione con il mondo bancario, imprenditoriale e professionistico per promuovere e supportare, ove possibile anche con risorse pubbliche, tutti quegli interventi di green economy ritenuti produttivi per il territorio».
Invece si è colpevolmente perso tempo e non si è riusciti ad usufruire delle tariffe agevolate previste per gli impianti fotovoltaici realizzati entro il 2013 dagli enti pubblici, pure sulle strutture di proprietà comunale. «Le proposte contenute nella cittadella dellenergia – ha proseguito Pensabene – ispirano le linee guida emanate dalla Comunità Europea del cosiddetto Paes, il Piano di Azione Energia Sostenibile, che in Piemonte è stato elaborato da numerose Amministrazioni, spesso con la collaborazione del Politecnico di Torino. Detto piano fa parte del Patto dei sindaci a cui hanno aderito 2.427 Comuni italiani che viene valutato dalla Comunità Europea e se approvato può essere oggetto di finanziamenti a tassi agevolati e/o a fondo perduto. Questo Patto è del tutto sconosciuto alla Giunta Brignolo come del resto sembrerebbe del tutto ignoto allAmministrazione la necessità di avere una idea precisa di sviluppo ed un conseguente piano che palesi obiettivi, settori di intervento, azioni».
b.g.