Il progetto del teleriscaldamento non cambia, ma dovrà essere integrato come richiesto dalla conferenza dei servizi svoltasi, martedì scorso, in Provincia. Basta leggere in rete i commenti dei vari soggetti contrari allimpianto (che lAEC – Asti Energia e Calore vorrebbe costruire a ridosso dellospedale e su un terreno di proprietà dellASL), per intuire che la partita sul teleriscaldamento non è ancora chiusa
Il progetto del teleriscaldamento non cambia, ma dovrà essere integrato come richiesto dalla conferenza dei servizi svoltasi, martedì scorso, in Provincia. Basta leggere in rete i commenti dei vari soggetti contrari allimpianto (che lAEC – Asti Energia e Calore vorrebbe costruire a ridosso dellospedale e su un terreno di proprietà dellASL), per intuire che la partita sul teleriscaldamento non è ancora chiusa. Secondo il fronte del no sarebbero emerse in sede di disamina numerose criticità sulliniziativa da far ribadire, in una nota a firma di Alessandro Mortarino (Stop al Consumo del Territorio) «che il progetto non sta in piedi». Solo una settimana fa i vertici dellAEC avevano convocato i giornalisti per controbattere alle accuse mosse sul progetto, illustrando i dettagli tecnici dello stesso, i benefici che questo implicherà per labbattimento dellinquinamento e dare una sorta di cronoprogramma sullaccensione della centrale (autunno 2016). Lindividuazione della data aveva fatto immaginare che la trattativa con lASL, titolare del terreno sul quale si andrebbe a costruire la centrale, fosse già a buon punto, ma invece sembra che ci sia ancora qualcosa da chiarire. In particolare lAsl, prima di pronunciarsi a riguardo, ha chiesto una serie di approfondimenti su alcune questioni considerate basilari.
Che impatto avrà sul Cardinal Massaia?
«Il fatto è che la valutazione in merito al progetto devessere operata sullimpatto complessivo che ha sullospedale» spiega la dottoressa Daniela Rivetti, direttore del Servizio Igiene e Sanità Pubblica. Tradotto significa che leventuale via libera al teleriscaldamento da parte dellAsl dovrà tenere conto dellinquinamento atmosferico che comporterà la centrale nellarea del Cardinal Massaia e dellinquinamento rumoroso (in fase di cantiere e una volta entrata in funzione) partendo dal fatto che lospedale si trova, secondo il Piano di zonizzazione acustica comunale, in classe 1 (aree particolarmente protette nelle quali la quiete rappresenta un elemento base per la loro utilizzazione). Dopo la conferenza dei servizi, Alessandro Mortarino ha commentato: «Le criticità messe in luce sono state talmente tante, e puntualmente approfondite, da far comprendere anche ai profani che il progetto ha una sola giustificazione di stampo economico-finanziario, ma è di debole utilità sociale e affatto scevro di pericoli». In conferenza dei servizi non sono stati contestati i dati tecnici del teleriscaldamento (nessun esperto ha messo in dubbio il rispetto dei limiti acustici, e non solo, previsti dal progetto), ma entro 45 giorni lAEC dovrà depositare lintegrazione in vista di una nuova conferenza dei servizi.
La replica dellAEC
Lazienda conferma di essere a disposizione per fare quanto richiesto sullo studio di impatto ambientale, ma nessuno parla di fermare liter amministrativo. La società, rappresentata in Provincia dal presidente Flavio Doglione e dallamministratore delegato Massimo Cimino, affiancati dai tecnici che hanno redatto il piano, replica così: «Gli approfondimento richiesti – indicano i vertici della società astigiana – non modificano il progetto, che viene confermato nella sua validità, a partire dalla riduzione delle emissioni sia per la qualità dellaria che per limpatto acustico». DallAEC precisano inoltre che la richiesta di apportare integrazioni ai progetti allesame delle Conferenze dei servizi è una condizione che si verifica normalmente durante liter di approvazione. La società proseguirà nel confronto con lAsl sia per quanto riguarda la definizione delle tariffe (una proposta commerciale è stata consegnata nei giorni scorsi, viene precisato in una nota) che per giungere ad acquisire la disponibilità del sito individuato come sede dellimpianto.
Riccardo Santagati