“Quota 100”: per ora ad Asti 53 le richieste di pensionamento
Sono 53 per il momento le richieste di pensionamento per la “quota 100” presentate all’Inps di Asti. La nostra città, a livello piemontese, è stata preceduta per quantità di richieste solo da Torino (314), da Alessandria (75) e da Cuneo (72).
A Biella ne sono state presentate 31, a Novara 39, a Verbano Cusio Ossola 12 e a Vercelli 28. A livello nazionale il record è stato registrato a Roma con 1.242 richieste. Mentre in tutto le domande presentate a livello nazionale sono state 13.792.
60 giorni per diventare legge
Il decreto approvato dal Consiglio dei Ministri un paio di settimane fa e firmato dal Presidente della Repubblica comincia a produrre i suoi effetti. Dalla firma del Presidente della Repubblica ci sono ora 60 giorni di tempo per convertirlo in legge vera e propria dal Parlamento.
Come andare in pensione
Per poter andare in pensione anticipatamente con “quota 100” che è comunque una misura sperimentale che parte il 1° aprile 2019 e rimane in vigore per il triennio 2019-2021 – è necessario avere un’età anagrafica di 62 anni e aver versato i contributi per 38 anni. Tale anzianità contributiva può essere conseguita, per quanto riguarda gli iscritti a due o più gestioni previdenziali che non stiano già ricevendo la pensione, richiedendo il cumulo dei contributi. Se si sceglie questa opzione al fine di uscire anticipatamente da lavoro, però, non è possibile cumulare la pensione con altri redditi da lavoro; fino al raggiungimento della pensione di vecchiaia, quindi, l’unica attività consentita è quella di prestazione occasionale rispettando il limite massimo di 5 mila euro lordi annui.