Secondo i dati in mano agli uffici, ad Asti ci sarebbero poco più di 300 nomadi. L'assessore ai Servizi Sociali ha promosso un tavolo per affrontare la questione dell'integrazione, mentre si attende di sapere se arriveranno i fondi per una serie di lavori necessari al campo di via Guerra
Il Comune ha istituito un tavolo tecnico permanente sui nomadi, sulle problematiche connesse ai campi cittadini (in particolare quelli di via Guerra) ma anche per analizzare fenomeni sociali che interessano i minori, a cominciare dallabbandono scolastico durante le medie. Al tavolo, oltre ai referenti dellamministrazione comunale, sono stati invitati diversi soggetti istituzionali coinvolti a vario titolo sulla questione.
Lamministrazione si è anche data delle priorità dintervento: recupero della dispersione scolastica dei minori in età dellobbligo; accompagnamento scolastico professionale; inclusione sociale con particolare attenzione per i giovani e i minori; problematiche connesse alle aree di sosta; problematiche igienico-sanitarie; medicina di base preventiva; formazione e inserimento lavorativo; formazione sullutilizzo delle risorse territoriali e di accessibilità ai servizi; disincentivazione della cultura dellaccattonaggio ma anche sensibilizzazione della cittadinanza su diritti e doveri della popolazione zingara al fine di prevenire forme di intolleranza e favorire la comprensione per migliorare la convivenza sul territorio.
Il tavolo è stato promosso dallassessore ai Servizi Sociali Piero Vercelli che, avendo lavorato a lungo sullintegrazione dei nomadi, ben conosce la realtà dei campi cittadini. Secondo i dati in mano agli uffici ad Asti ci sarebbero poco più di 300 nomadi ma il numero effettivo cambia a seconda della presenza di soggetti che, pur essendo nei campi, non avrebbero la residenza anagrafica. Alcuni campi nomadi di Asti, in particolare alla Boana e a Revignano, sono stati teatro di blitz delle forze dellordine e, in Consiglio comunale, ha tenuto banco il caso dei rom che stazionavano in piazza del Palio dando fastidio ai passanti. A sollevare il problema è stato il consigliere Marcello Coppo (Fratelli dItalia) presentando apposita interpellanza. Oltre al tavolo tecnico permanente lamministrazione comunale ha già messo in atto una serie di interventi per migliorare le condizioni di vita dei rom di via Guerra.
Recentemente il Comune ha stanziato 34.999 euro per rifare i quadri elettrici (danneggiati irrimediabilmente da un incendio) e per bonificare la zona del contatore dai liquami che lavevano ricoperta dopo il blocco dellimpianto di sollevamento. Altri 50.000 euro sono stati spesi per costruire la nuova fognatura sotto la linea ferroviaria ma cè un terzo progetto che il Comune vorrebbe attuare una volta trovata la copertura economica. «Bisognerebbe rifare lintero campo – spiega lassessore ai Lavori Pubblici Maria Bagnadentro – ma non possiamo spendere i circa 300.000 euro previsti per lintervento quindi abbiamo partecipato ad un bando indetto dalla Fondazione San Paolo. Speriamo che serva a reperire i fondi necessari. In questo caso il Comune metterebbe di tasca sua 26.000 euro e il resto dei lavori sarebbe finanziato dalla Fondazione».
Riccardo Santagati
Twitter: @riccardosantaga