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Il caso

«Perché è così difficile parlare al telefono con gli uffici Asl di Asti?»

I consiglieri di minoranza criticano la Direzione Generale e chiedono di rivolgersi anche ai volontari

Sono ancora una volta i consiglieri comunali di minoranza a sollevare un problema di “comunicazione” tra i cittadini e l’Asl di Asti. «In questi giorni – scrivono Mauro Bosia, Angela Quaglia, Mario Malandrone, Michele Anselmo, Maria Ferlisi, Giuseppe Dolce, Giorgio Spata, Massimo Cerruti e Davide Giargia – abbiamo ricevuto dai cittadini molte segnalazioni sulle difficoltà che le persone incontrano nel mettersi in contatto con diversi uffici dell’Asl e dell’ospedale, Direzione Sanitaria compresa. Lunghe attese passando dal centralino, uffici che non rispondono, difficoltà quasi insormontabili ad avere risposte telefoniche».

Nel dettaglio i consiglieri indicano, tra le criticità, anche quella di prendere contatto con il SISP: «Siamo grati a quel settore per l’impegno e la fatica profusi nel corso di questa lunga e interminabile pandemia e siamo certi che i telefoni che squillano a vuoto in quegli uffici non sono una responsabilità degli operatori già oberati da un carico di lavoro insostenibile. Ci rivolgiamo allora – lanciano l’affondo i consiglieri – a questa assente e sorda Direzione Generale. Possibile che quanto ci giunge dai cittadini non sfiori mai le vostre orecchie? Possibile che la problematica delle mancate risposte telefoniche non vi sia mai stata segnalata? È possibile far svolgere una verifica sugli uffici più sensibili, come il SISP, alle chiamate dei cittadini e potenziare, anche per fasce orarie, la risposta telefonica magari organizzando volontari, in carenza di personale?».

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