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Pet food a Castagnole Lanze, «chiediamo al Comune di fare chiarezza sull’inizio lavori nonostante la sospensiva del Tar»

“Castagnole Attiva”: «Ci siamo rivolti al nostro legale: quanto abbiamo appreso dalle notizie stampa ci sembra in contrasto con la sospensiva del TAR»

Una dura replica da parte dell’associazione “Castagnole Attiva” giunge a seguito della notizia, comunicata dalla stessa azienda, dell’inizio lavori per l’impianto per il pet food in località Valle Tanaro a Castagnole Lanze nonostante la decisione del Tar (il Tribunale amministrativo regionale) di ordinare la sospensione del permesso a costruire rilasciato dal Comune castagnolese. «Veniamo a sapere dagli organi di stampa che “sono iniziati i lavori per lo stabilimento agroalimentare della Cerere spa della Schiappapietra Holding” e che “la Smart Green Factory produrrà cibo per animali e persone”: chiediamo con urgenza al Comune di Castagnole delle Lanze chiarezza e trasparenza su quanto sta accadendo nell’area ex Miroglio, in Valle Tanaro»., scrive in una nota l’associazione “Castagnole Attiva”.

«Ricordiamo che il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte, con ordinanza del 23 ottobre 2025, ha deciso per la sospensione cautelare del Permesso di Costruire n. 4736/2025, rilasciato il 28 gennaio 2025. L’ordinanza del TAR, emessa a fronte del ricorso presentato da 17 cittadini, ha bloccato l’efficacia del permesso fino alla decisione nel merito, fissata per l’8 ottobre 2026. In particolare, il TAR ha riconosciuto il rischio concreto di un danno grave e irreparabile al patrimonio paesaggistico UNESCO, proprio perché l’opera potrebbe realizzarsi in qualunque momento sulla base del solo permesso edilizio, cosa che, stando alle notizie apparse, sembrerebbe già in atto. Tutto ciò ci sembra in contrasto rispetto all’atto di sospensione da parte del TAR. Abbiamo chiesto un parere tecnico-giuridico al nostro legale, che ha evidenziato delle notevoli perplessità su quanto affermato negli articoli di stampa – prosegue l’associazione castagnolese guidata da Pino Palumbo – Per questo motivo, l’associazione “Castagnole Attiva odv” chiede pubblicamente all’amministrazione comunale, a cui spetta il compito di tutela e sorveglianza del territorio, e all’Ufficio Tecnico del Comune di fornire le seguenti informazioni: 1. chiarire l’esatta natura e portata dei lavori in corso in Valle Tanaro, ovvero se tali lavori rientrino o meno nell’ambito del permesso sospeso dal TAR oppure in altra autorizzazione; 2. anche a tutela dell’Amministrazione un sopralluogo sul sito in questione, e ove siano accertati lavori privi di titoli o conseguenti al permesso di costruire sospeso dal TAR, di valutare l’emissione di provvedimenti di sospensione e/o sanzionatori; 4. se siano o meno formalmente compatibili con l’ordinanza del TAR di meno di un mese fa la presentazione e il rilascio di nuove autorizzazioni edilizie per la medesima area, vista la sospensione del permesso di costruire n. 4736/2025; 5. rendere immediatamente accessibile tutta la documentazione tecnica e amministrativa relativa alle eventuali nuove pratiche».

Nell’occasione “Castagnole Attiva” chiarisce anche il suo ruolo e le sue finalità: «Ribadiamo che non chiediamo di fermare qualcosa a priori e che vediamo con favore i progetti volti al rispetto dell’ambiente e alla riqualificazione della Valle Tanaro. Chiediamo però che si rispetti il diritto dei cittadini a essere informati, poiché si tratta di un’area vincolata UNESCO e di un progetto su cui la comunità ha espresso con forza le proprie perplessità. Il fatto che il TAR abbia ritenuto fondato il nostro ricorso non è un dettaglio tecnico. È un segnale forte che invita a fermarsi, riflettere e ripensare insieme al futuro della Valle Tanaro».

L’amministrazione comunale, contattata telefonicamente, ha preferito al momento non rilasciare dichiarazioni, riservandosi di farlo in un secondo momento, dopo le opportune verifiche.

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