Non piace ai sindacati la decisione di Asp di gestire Asti Musica. Per Gianpiero Felino, Gaetano Leopardo (FILT CGIL) e Luciano Tolu (FIT CISL) della federazione trasporti, la scelta del Presidente
Non piace ai sindacati la decisione di Asp di gestire Asti Musica. Per Gianpiero Felino, Gaetano Leopardo (FILT CGIL) e Luciano Tolu (FIT CISL) della federazione trasporti, la scelta del Presidente Bagnadentro poteva essere evitata. Gianpiero Felino, portavoce del malcontento degli autisti spiega: «In un momento come questo, con i problemi che ci sono in azienda le priorità dovevano essere altre. In questo modo si sottraggono risorse ed energie ad Asp per organizzare qualcosa che non gli compete». Si punta il dito contro il Presidente Bagnadentro, reo di voler stanziare 200 mila euro per l'organizzazione del festival musicale. «Il Comune ha dirottato la stessa cifra dal settore Trasporto Pubblico a quello dei Servizi Sociali -? continuano i sindacati -? quindi le risorse sono già inferiori rispetto all'anno precedente. In più sono state tagliate delle corse, aumentando i tempi d'attesa alla fermata, a tutto discapito dei cittadini. Quei fondi potevano essere gestiti diversamente, migliorando il servizio attraverso l'acquisto, per esempio, di nuovi bus».
Paolo Bagnadentro non accetta le critiche e risponde: «Non è vero che sottrarremo risorse ed energie ad Asp. Il festival si ripagherà con i biglietti venduti e con gli sponsor che già stanno aderendo. Un'azienda moderna e multi utility come la nostra non può rimanere chiusa in sé stessa ma deve esplorare anche altri campi. Asp lo scorso anno ha chiuso con un utile di 527 mila euro per cui escludo che l'organizzazione di Asti Musica, anche nel caso in cui non si arrivi ad un pareggio, possa avere ricadute negative sui suoi lavoratori» e aggiunge provocatorio: «nello statuto di Asp è indicata la possibilità di organizzare eventi. Mi stupisce che i sindacati non lo sappiano». Per Paolo Bagnadentro Asti Musica è una sfida stimolante che si inserisce nel novero delle nuove scommesse su cui ha puntato l'azienda.
«Asp è un'azienda storica di Asti, un'istituzione così come lo è Asti Musica. Inutile dire che se non fossimo intervenuti, quest'anno il festival sarebbe morto. Facendo questo abbiamo reso un servizio alla città» conclude il Presidente. I nervi restano però tesi e i sindacati non negano la possibilità di organizzare manifestazioni di protesta nel settore trasporti. «Ascolteremo i lavoratori in assemblea e decideremo che cosa fare, se indire o meno uno sciopero» aggiunge Felino. I sindacati chiedono poi a Bagnadentro di farsi portavoce con il Comune per richiedere l'apertura di corso Alfieri agli autobus e l'introduzione del biglietto a pagamento per la navetta elettrica, che nelle vie centrali fa concorrenza alle linee tradizionali e di aumentare i controlli sui bus nelle ore di punta e nel fine settimana, momenti in cui si concentrano i "furbetti" senza biglietto.
Lucia Pignari