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Piemonte: ecco come sottoporsi ai tamponi per entrare nelle RSA

La Regione vuole che siano gratuiti proprio per agevolare un ritorno delle visite in piena sicurezza sia per gli ospiti sia per il personale che lavora nelle strutture.

Anche diverse case di riposo dell’Astigiano attendevano aggiornamenti operativi sulla scelta della Regione di pagare i tamponi rapidi per consentire a parenti e congiunti di far visitare alle persone ospitate nelle RSA, oppure in strutture per minori, disabili, psichiatrici e dipendenze.

Tamponi che, come anticipato nelle scorse settimane, la Regione vuole che siano gratuiti proprio per agevolare un ritorno delle visite in piena sicurezza sia per gli ospiti sia per il personale che lavora nelle strutture.

La Regione ha quindi definito due modalità per effettuare il tampone: nella stessa struttura, seguendo le procedure indicate (e comunque senza pagare quote aggiuntive); oppure in uno dei 38 hot spot identificati dalle Asl, previa la compilazione di un’autocertificazione.

Gli hot spot operativi per questo servizio si trovano a Torino (via Negarville), Pinerolo, Rivoli, Venaria Reale, Susa, Collegno, Avigliana, Cavagnolo, Rivarolo, Settimo Torinese, Chieri, Moncalieri, Carmagnola, Acqui Terme, Alessandria, Casale Monferrato, Novi Ligure, Ovada, Tortona, Asti, Nizza, Villafranca, Biella, Cuneo, Mondovì, Savigliano, Alba, Bra, Borgomanero. Novara, Vercelli, Borgosesia, Santhià, Crusinallo di Omegna.

Sono le commissioni di vigilanza delle singole Asl che devono verificare che le indicazioni date dalla Regione siano rispettate da tutte le strutture.

Per quanto riguarda l’Astigiano, i tamponi rapidi possono essere eseguiti al “pit stop” di viale Pilone 105, ad Asti, dal lunedì al venerdì con orario 9 – 10.30 (accesso diretto test antigenico); in quello di Nizza Monferrato, in piazza Garibaldi 14, dal lunedì al venerdì 08.30 – 9 (accesso diretto test antigenico) o al punto di Villafranca, in Regione Pieve 2, dal lunedì al venerdì con orario 08.30 – 09.30.

«Nessuno deve pagare di tasca sua – commenta l’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi – Si tratta di due alternative codificate per consentire di effettuare gli ingressi in piena sicurezza a tutela degli ospiti e degli operatori. Ogni struttura ha ricevuto dal Dirmei una nota che illustra i due possibili percorsi».

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