La Giunta regionale ha stanziato quasi cinque milioni di euro per la ripresa dell’attività dei centri diurni per disabili, che a causa dell’emergenza pandemica versano in un grave stato di sofferenza.
“E’ un ristoro economico, dopo il periodo di grande difficoltà vissuto a causa dell’epidemia, doveroso e necessario – commenta l’assessore alle Politiche sociali, Chiara Caucino – Le Istituzioni debbono dimostrare in modo concreto la loro vicinanza e riconoscenza verso coloro che con dedizione e con amore si prendono cura delle persone più fragili, siano esse disabili, anziani o minori”.
Nel dettaglio, le risorse sono in parte statali, per poco meno di tre milioni, e in parte regionali per due milioni, come previsto dall’art. 25 della legge RipartiPiemonte, e sono finalizzate al ristoro dei maggiori oneri sostenuti per l’adozione di sistemi di protezione di personale e utenti e alla ripresa delle attività compromesse dalla pandemia. Il riparto avrà come criterio principale il numero degli utenti in carico frequentanti la struttura, come rilevato dal monitoraggio effettuato dagli uffici preposti. Il trasferimento, come di consueto, sarà effettuato tramite gli enti gestori territoriali.
Le spese ammissibili, come previsto dal Dpcm del 23 luglio 2020, sono l’acquisto di strumenti diagnostici o di misurazione della temperatura, la formazione del personale, l’acquisto di prodotti igienizzanti, dispositivi di protezione individuale, tablet per le videochiamate, oltre ai maggiori oneri per il trasporto derivante dalla riorganizzazione delle attività dovuta alla chiusura. L’ammontare massimo di contributo per ciascun posto utente è di 730 euro.
Un tavolo di confronto per le persone con disabilità
La Regione ha scelto il 3 dicembre, Giornata Internazionale delle persone con disabilità, per comunicare l’istituzione del tavolo di lavoro e di confronto che intende mettere a punto interventi integrati e rispondenti alle reali necessità di queste persone insieme con le associazioni che le rappresentano.
“La disabilità è per noi un tema essenziale, in quanto in Piemonte sono oltre 200.000 le persone con disabilità, 38.000 quelle prese in carico dai servizi sociali, fra cui 8.000 minori – ha sostenuto Caucino – Tra i principali argomenti in discussione ci saranno la scuola, al lavoro e ai trasporti, con la finalità principale di garantire azione sempre più efficaci”.