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Piero e Francesca sposi da 76 anni, anniversario di matrimonio da record a Vinchio

Insieme ai 7 figli, 14 nipoti e 9 pronipoti hanno festeggiato il prezioso traguardo in un’emozionante riunione di famiglia

Si sono sposati il 7 febbraio 1947 nella chiesa parrocchiale di Vinchio, nell’Astigiano, e sabato scorso con la loro bella e numerosa famiglia hanno festeggiato i 76 anni di matrimonio con un pranzo al ristorante “di famiglia” Piazza Crova 3 di Vaglio Serra. Piero Ratti e Francesca Tirello hanno entrambi 95 anni, si conoscono fin da bambini e si fidanzarono nel 1944: tante difficoltà e sacrifici, ma un’unione felice ed esemplare. Intorno a loro a festeggiare i 7 figli, Mario, il maggiore, 74 anni, Lucia, Chiara, Gabriella, Luisella, Gino e Sabrina, la più giovane, 52 anni; 14 nipoti e 9 pronipoti. Erano presenti anche il sindaco di Vinchio Chiara Zogo, il parroco di Cortiglione don Gianni Robino e, tra i familiari, il genero e sindaco di Vaglio Serra Bartolomeo Verri. Una emozionante riunione di famiglia, tra tanto affetto, gioia, omaggi floreali e le fotografie ricordo, con i festeggiati accanto ai figli, ai nipoti, fratelli e sorelle, nuore e generi. Tutti con parole di grande entusiasmo per Francesca e Piero, genitori, suoceri e nonni sempre amorevoli, discreti e di grande generosità.

Una vita dedicata alla famiglia quella di Cesca, con la passione per la cucina, il giardinaggio e la cura degli animali da cortile. Gli agnolotti fatti in casa da Cesca e la sua fantastica confettura di prugne spalmata sul pane, tra i ricordi d’infanzia della nipote Jole che ha voluto condividere nel giorno di festa esprimendo il suo affetto per la zia. Uno speciale “grazie” a Piero e Francesca per l’esempio dato nella vita trascorsa insieme è giunto dai figli e dai nipoti. Altrettanto straordinaria la figura di Piero, grande appassionato di lettura, dai giornali ai libri (legge in media un libro a settimana), che ha rivolto la sua vita alla dedizione alla famiglia e al lavoro, in campagna, alla fabbrica di cuscinetti a sfera che si trovava a Cortiglione e che all’epoca dava impiego a molti residenti della zona, e poi alla cantina dei vini di Mombercelli. Tra gli omaggi a Piero non sono mancate le note di “Bella ciao”, che ancora oggi canta con grande orgoglio. E chiacchierando con la signora Francesca i suoi ricordi vanno inevitabilmente alle tante vicende vissute, fino alle piccole difficoltà quotidiane dell’età che avanza, a cui guarda anche con grande fede in Dio.

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