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Patrimonio storico

Piovà Massaia, il restauro degli edifici storici per valorizzare il territorio

Nel cimitero frazionale di Castelvero è stato completato il restauro della cappella di San Rocco, citata per la prima volta in una visita pastorale del 1697

Nel cimitero frazionale di Castelvero è stato completato il restauro della cappella di San Rocco, ridando dignità al piccolo ma storico edificio. Citata per la prima volta in una visita pastorale del 1697, la cappella di forma quadrangolare, spoglia di banchi e arredi, è caratterizzata da una cella quadrangolare con portico antistante, i cui archi laterali sono chiusi da belle cancellate in ferro (che prima dell’ampliamento del cimitero avevano la funzione di cancello di ingresso dello stesso); vi si celebrava la messa una volta all’anno il giorno di San Rocco (16 agosto) e nell’occasione vi era l’usanza di benedire gli animali.

I restauri, progettati dall’arch. Raffaele Fusco di Chieri ed eseguiti dall’impresa di Libero Bellio di San Paolo Solbrito, hanno riguardato l’eliminazione delle infiltrazioni di acque meteoriche, la ricucitura delle crepe e il risanamento puntuale delle tessiture murarie (in mattoni e blocchi di tufo), la completa intonacatura di tutte le murature con intonaco a base di calce e tinteggiatura con pittura all’acqua, il ripristino dei cornicioni, l’impermeabilizzazione della copertura con una guaina di tipo ardesiato (l’originario tetto in legno e coppi venne sostituito da una soletta in cemento, che nell’immaginario dei suoi ideatori non avrebbe dovuto più richiedere manutenzione). Ancora da restaurare l’interno, dove un tempo vi era solamente un quadro di San Rocco sopra l’altare. «In passato – commenta il vicesindaco Marinella Ferrero – i piovatesi erano molto pii, tant’è che nel paese vi sono ben 11 chiese, che richiedono interventi manutentivi, oltre ai tanti piloni votivi sparsi nelle campagne. Obiettivo della nostra amministrazione è il restauro delle numerose chiese con l’intento di renderle punti strategici per la valorizzazione e promozione del nostro borgo. Ricordo che solo quattro edifici sono di proprietà comunale, ma è nostra intenzione supportare la parrocchia nel reperimento di contributi e nella realizzazione di interventi anche in quelle ad essa appartenenti».

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