Cifra raccolta in poche settimane
Un appello partito prima che la pandemia si impadronisse delle vite e delle preoccupazioni del mondo intero ma che, comunque, ha trovato risposte sufficienti a raggiungere l’obiettivo che si era prefisso: l’acquisto di una buona parte dell’Alneto impaludato di Lago Freddo a Santonco di Piovà Massaia.
Area naturalistica di grande pregio
Un’area naturalistica di grande pregio e di straordinaria importanza ambientale miracolosamente sopravvissuta tra le ondulazioni del paesaggio collinare astigiano. Si tratta di un alneto impaludato di ontano nero, una formazione forestale igrofila che rappresenta, in termini di varietà biologica e valenze ecologiche, uno dei siti più interessanti della provincia di Asti. Un ambiente antico, primario, ricco di biodiversità vegetale, fungina e animale (che include un vasto contingente di specie rare), indicato come habitat di interesse prioritario nelle direttive europee.
L’alneto è una “perla” che l’Associazione Terra Boschi Gente e Memorie conosce bene per averlo studiato in tutte le sue peculiarità naturalistiche condivise con il mondo scientifico dal quale è scaturito l’appello firmato da 75 autorevoli specialisti per la salvaguardia dei boschi umidi di Santonco.
Finita la quarantena, si firmerà l’atto
Dopo gli accordi presi con i proprietari di 5 delle 8 particelle che comprendono l’area, serviva raccogliere abbastanza fondi per l’acquisto. E questa cifra è stata raccolta. L’atto non è stato fatto solo a causa del lockdown imposto dalle norme anticontagio, comprese quelle di isolamento sociale dei cittadini. Appena sarà possibile, dicono dall’Associazione, verrà redatto.
La proprietà sarà in capo a Pro Natura e Legambiente.
La speranza è quella di riuscire ad acquistare anche le rimanenti tre particelle per completare l’accorpamento dell’intera area.
In attesa dell’atto notarile, sono infiniti i ringraziamenti dell’Associazione e del suo presidente, Franco Correggia, da sempre “anima” e custode dei boschi antichi di Muscandia (e dintorni).