E stata una riapertura un po in sordina quella della piscina comunale, nuovamente fruibile dopo un lungo periodo di fermo causa lavori di ristrutturazione. I primi nuotatori sono scesi in vasca
E stata una riapertura un po in sordina quella della piscina comunale, nuovamente fruibile dopo un lungo periodo di fermo causa lavori di ristrutturazione. I primi nuotatori sono scesi in vasca sabato mattina toccando con mano le innovazioni finanziate con fondi Pisu: rifacimento delle due vasche (quella più grande ha avuto il fondo ribassato) per diminuire il consumo di acqua e facilitare la manutenzione e quello dei rivestimenti sia delle vasche che dei bordi, più il piano spiaggia, nonché i rivestimenti delle vasche di compenso (quelle in cui lacqua viene depurata).
Sono in corso di realizzazione i rivestimenti e le coibentazioni al soffitto e sul fronte nord della struttura che sarà foderata con un cappotto in materiale isolante. «E il miglior modo per festeggiare i 45 anni della nostra piscina, costruita tra il 1968 e il 1969 – commenta Brignolo – che sarà ancora migliorata nei prossimi mesi con il secondo lotto del cantiere Pisu». Non mancano però i problemi, a cominciare dai 16 ex dipendenti che non sono stati riassorbiti nello loro mansioni con il passaggio dal vecchio al nuovo gestore (è mancata una specifica clausola nel contratto di concessione). In settimana i sindacati dovrebbero incontrare i vertici della nuova società, CSR, oggi responsabile della struttura.
Nel frattempo il consigliere di Forza Italia, Angela Quaglia, ha depositato una corposa interrogazione sulla piscina chiedendo spiegazioni circa alcune criticità che sarebbero state riscontrate sullimpianto al termine dei lavori. In particolare, problema già segnalato in Consiglio, ha chiesto notizie «su una o più perdite che comporteranno un dispendio inutile di acqua ed energia per mantenere lacqua in temperatura».
«Sabato sono stata lì e ho parlato con il progettista – risponde lassessore Bagnadentro – e mi dicono che cè una piccola perdita. Lacqua viene comunque filtrata e reimmessa nellimpianto. Non è una perdita importante ma, alla fine della stagione coperta, la ditta che ha effettuato i lavori provvederà a sistemarla definitivamente e a proprie spese».
Riccardo Santagati