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Attualità

Pista ciclabile o labirinto?
La denuncia in un video

Si sale, si scende, si risale e ci si trova davanti ad una strada senza uscita. E' questa, in sintesi, la denuncia contenuta in un video del Movimento 5 Stelle sul funzionamento della pista

Si sale, si scende, si risale e ci si trova davanti ad una strada senza uscita. E' questa, in sintesi, la denuncia contenuta in un video del Movimento 5 Stelle sul funzionamento della pista ciclabile sul cavalcavia Giolitti. Circa 6 minuti di filmati, diffusi su internet, nel quale un simpatizzante pentastellato ha fatto da cavia per sperimentare la nuova ciclopedonale finanziata con i fondi del Pisu. Partendo da piazza Amendola, il ciclista ha attraversato la ciclopedonale salendo sul cavalcavia con l'intenzione di raggiungere corso Venezia. Un'impresa, stando al filmato, perché in cima alla salita non è possibile attraversare il percorso se non scendendo in direzione di corso Alba (la bretella ciclabile di collegamento tra le due parti del ponte è chiusa) attraversando la strada e risalendo nell'opposto senso di marcia fino a raggiungere l'inizio di corso Venezia. La sorpresa arriva però in quel punto – spiegano dal M5S – perché, prima del collegamento con la strada principale, la ciclopedonale è sbarrata e questo obbliga i ciclisti a fare marcia indietro e a tornare al punto di partenza.

Nel video vengono segnalati anche «spuntoni con angoli vivi molto taglienti» all'imbocco del percorso, da piazza Amendola a corso Alba e la mancanza di cartelli direzionali che indichino da che parte andare per raggiungere una certa destinazione. Per il M5S la pista ciclabile, così come oggi si presenta, non è fruibile e contestano all'amministrazione Brignolo di aver «propagandato» questo genere di strutture. Criticità, in parte minori, vengono segnalate anche dalla pista ciclabile tra corso Torino, l'OBI e corso Ivrea. Qui, si vede nel filmato, si denuncia la presenza di attraversamenti stradali di colore rosso (quindi più sicuri per i ciclisti) e altri no.

Il nodo di via Ecclesia
«Come già spiegato in Consiglio comunale – replica l'assessore ai lavori pubblici Alberto Ghigo – il finanziamento ricevuto era collegato alla realizzazione di una pista ciclabile che ha un ramo incompiuto, quello sul prolungamento del cavalcavia lungo via Ecclesia e per il quale sono state avviate da tempo le procedure di esclussione della fidejussione assicurativa rispetto alla ditta che avrebbe dovuto ralizzare l'opera». Ghigo spiega che, ad oggi, c'è una chiusura della pista che impedisce di collegarsi a corso Venezia, «ma ho già dato indicazioni di chiudere quella parte della ciclabile per evitare ogni tipo di problema. Per quanto riguarda gli spuntoni, la cui presenza viene denunciata dal M5S, ho girato la segnalazione al responsabile della sicurezza che provvederà a sistemare eventuali punti pericolosi». Intanto procedono i lavori per il sottopasso pedonale/ciclabile tra piazzale Amendola e corso Alba, a ridosso della Saclà.
Anche quest'opera è stata oggetto del finanziamento PISU per i miglioramenti urbani nelle zone di sud/ovest.

Riccardo Santagati

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