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Pnrr ad Asti, «Che fine ha fatto il progetto per il nuovo Centro per l’Impiego in via Govone?»

Ambiente Asti interpella l’amministrazione sul progetto per il quale erano stati destinati circa 3 milioni di euro. Ecco cos’è successo fino a oggi

Il consigliere comunale Mario Malandrone di Ambiente Asti ha presentato un’interrogazione al sindaco Maurizio Rasero sullo stato di attuazione dei progetti Pnrr previsti nei locali del Comune in via Govone 9, zona ex Casermone. «A dicembre scadranno i termini del Pnrr, con il rischio concreto della perdita dei fondi» evidenzia Malandrone ricostruendo l’iter della pratica e riaprendo il discorso sulla capacità del Comune di rispettare le scadenze del Piano nazionale di ripresa e resilienza.

L’intervento in questione, che dovrebbe interessare una parte degli ex magazzini comunali, è duplice: prevede sia la ristrutturazione dei nuovi locali per il Centro per l’Impiego, in collaborazione con Regione Piemonte e l’Agenzia Piemonte Lavoro, sia la realizzazione delle Stazioni di Posta nell’ambito della misura Pnrr dedicata alla Povertà estrema e all’Housing First.

A preoccupare Malandrone è la situazione del Centro per l’Impiego nonostante i fondi siano già disponibili. Circa due anni fa era stata sottoscritta una convenzione tra il Comune e l’Agenzia Piemonte Lavoro, «che prevedeva un finanziamento Pnrr di circa 3 milioni di euro, risorse che risultano già trasferite nelle casse comunali». A oggi, tuttavia, nonostante l’annuncio del recupero dell’edificio, Malandrone sottolinea che «non risulta avviato alcun cantiere né sarebbe stata individuata un’alternativa».

«Emerge chiaro che il Comune non è stato in grado di avviare l’iter e che non esistano alternative per i locali del Centro per l’Impiego, – sottolinea Malandrone nell’interrogazione – il che significherebbe una perdita di un‘occasione per il recupero dello stabile mentre gli uffici attuali risultano al limite delle normative sulla sicurezza, con gravi ricadute su lavoratori e utenza». Tra i problemi che avrebbero rallentato la realizzazione, vengono citate le dichiarazioni della vicesindaca Stefania Morra, che ha «parlato di problemi con la Soprintendenza», ma Malandrone chiede di conoscere quali siano esattamente questi problemi.

Per quanto riguarda il progetto delle Stazioni di Posta, che è comunque inserito nelle schede Pnrr comunali e nazionali, Malandrone evidenzia che «ad oggi non risulta chiaro lo stato della progettazione né l’eventuale utilizzo dei fondi assegnati».

Lo stato dell’arte e il confronto con la Soprintendenza

Sul sito della Regione che monitora lo stato di avanzamento dei progetti del Pnrr si legge soltanto che quello sul potenziamento del Centro per l’Impiego è «in corso». A dare maggiori informazioni sull’iter seguito dalla pratica è proprio l’assessora ai Lavori Pubblici Stefania Morra interpellata sul caso.

Morra ricorda che il protocollo di intesa tra Agenzia Piemonte Lavoro e Comune risale al 20 aprile 2022 con una concessione venticinquennale. I lavori sarebbero stati finanziati dall’Agenzia con fondi propri e il Comune avrebbe svolto le funzioni si soggetto attuatore. Poi fu la stessa Agenzia a informare il Comune che la natura del finanziamento sarebbe cambiata passando sotto i fondi del Pnrr, ma nel frattempo è continuato il confronto con la Soprintendenza per quanto di sua competenza.

Il progetto di fattibilità tecnica-economica è stato approvato il 19 aprile 2024, sulla scorta del parere condizionato espresso della Soprintendenza (con adeguamenti da prevedersi in fase di progettazione esecutiva). Successivamente il progettista ha revisionato il progetto in funzione di quanto richiesto dalla Soprintendenza e dalla società che si è occupata della verifica della progettazione esecutiva ai fini della validazione. Il 7 luglio scorso l’amministrazione comunale ha informato l’Agenzia che la progettazione esecutiva poteva essere approvata e trasmesso un cronoprogramma comprendente le successive fasi di appalto e realizzazione delle opere che avrebbero sforato inevitabilmente i tempi del Pnrr chiedendo la autorizzazione a procedere. Si arriva al 18 agosto quando Apl ha diffidato il Comune a sostenere qualsiasi pagamento a valere sulle risorse Pnrr. Così, ai primi di settembre, l’amministrazione ha scritto ad Agenzia Piemonte Lavoro «al fine di fare il punto della situazione e definire se e come proseguire l’iter realizzativo dell’opera».

[l’immobile di proprietà del Comune in via Govone 9]

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