Una nuova polemica all'ombra del "Campanòn", sebbene questa profumi di cioccolato dato che – non è uno scherzo – l'oggetto sono proprio le uova di Pasqua, a disposizione in cambio
Una nuova polemica all'ombra del "Campanòn", sebbene questa profumi di cioccolato dato che – non è uno scherzo – l'oggetto sono proprio le uova di Pasqua, a disposizione in cambio di offerta durante la giornata di sabato 5 aprile sia al banchetto di Basket Nizza, a sostegno di AIL per la lotta alle leucemie, sia a quello del Movimento 5 Stelle.
«Mi hanno riferito che il M5S nel gazebo in piazza del comune vendeva le uova a 10 euro – commenta l'assessore al commercio Valter Giroldi – Alle segnalazioni ricevute rispondo prima come amministratore, asserendo che a legittima richiesta non si può esimere dal concedere il diritto di fare propaganda. Come commerciante e persona sensibile alle iniziative di volontariato devo però dire che il vendere uova di pasqua lo stesso giorno dell'AIL, a 2 euro in meno, l'ho trovata una cosa innanzitutto disonesta nei confronti dei commercianti del settore che, se chiudono un occhio per iniziative benefiche, non vedo perché dovrebbero farlo per iniziative politiche; ma anche sleale e indelicata nei confronti dei volontari dell'AIL e di altre onlus che spendono tempo ed energie senza alcuno scopo di lucro».
L'Assessore conclude con un appunto squisitamente politico: «Se per autofinanziarsi hanno bisogno di far concorrenza sleale a commercianti e associazioni benefiche, neanche sforzandosi di avere un'idea, se non nuova almeno diversa… beh, forse era meglio non restituire i soldi del finanziamento pubblico». Rapida giunge la replica, a nome del gruppo Valle Belbo M5S, da parte del candidato alle elezioni regionali Antonio Pellettieri: «Per noi i soldi pubblici sono molto importanti e non devono finire in mano ai partiti politici. Come tutti ormai sapranno il Movimento 5 Stelle ha rifiutato 42 milioni di euro di rimborsi elettorali e finanzia la sua campagna elettorale solo con le donazioni dei privati cittadini. Ci teniamo comunque a precisare che le uova di pasqua così come le magliette, le spille, le matite e gli altri gadget non sono in vendita, ma vengono donati ai nostri sostenitori in cambio di un'offerta minima».
Pellettieri entra quindi nel dettaglio: «Le uova di pasqua erano presenti già sul nostro banchetto la settimana precedente all'iniziativa dell'AIL, e non era assolutamente nostra intenzione fare concorrenza ai volontari, con i quali ci scusiamo pubblicamente, non sappiamo con quali altre associazioni ci dovremmo scusare. Ci scusiamo anche con i commercianti nicesi, anche se parlare di concorrenza "disonesta" ci sembra assolutamente una polemica sterile e inutile per 5 uova di Pasqua in un comune con 8 supermercati».
Fulvio Gatti