A Portacomaro, il taglio degli alberi al Parco Pollaro continua a sollevare numerose polemiche e interrogativi. L’intervento, che ha portato all’abbattimento di oltre 50 alberi, è stato eseguito sulla base di un’ordinanza comunale di metà aprile, che prevedeva lavori di manutenzione ordinaria per eliminare esemplari malati. Tuttavia, secondo quanto denunciato dai consiglieri di minoranza, l’operazione si sarebbe trasformata in un vero e proprio disboscamento, lasciando il parco quasi completamente spoglio. Vincenza Sorrentino, consigliera di minoranza, ha espresso forti perplessità sulla gestione dei lavori:
«Più di cinquant’anni fa, il Comune investì 150 milioni di lire per la creazione del Parco Pollaro, con la piantumazione di diversi alberi. Ora, senza una perizia tecnica che ne attestasse lo stato di salute, sono stati abbattuti tutti». La consigliera ha sottolineato l’assenza di documentazione ufficiale che giustificasse l’operazione: «Ho chiesto l’accesso agli atti in Comune, ma mi è stato detto che non esiste alcun preventivo o ordine scritto. L’impresa è stata incaricata a voce dalla Giunta comunale».
Un altro elemento critico è l’accordo tra il Comune e l’impresa incaricata, che non prevedrebbe compensi monetari, ma il diritto per i boscaioli di trattenere il legname ricavato. «Parliamo di amministrazione pubblica – ha affermato la consigliera – tutto dovrebbe essere documentato. Invece, il lavoro è stato avviato senza una perizia agronomica e senza una direzione lavori, solo sulla base di una valutazione verbale del sindaco e del vice sindaco». La vicenda ha suscitato reazioni anche da parte dell’associazione Verdi di Asti e ha portato a un esposto ai Carabinieri, attualmente al vaglio delle autorità competenti. «Quello che è stato presentato come un intervento di manutenzione ordinaria è, a tutti gli effetti, un disastro ambientale. Un’amministrazione che affida un incarico di questo genere dovrebbe garantire un monitoraggio costante – ha concluso Sorrentino».