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Accoglienza migranti

Portacomaro, no al CAS nell’Antico Ricetto. Si farà altrove?

Si fa strada un’ipotesi alternativa: un altro edificio situato sempre in paese

Non sarà l’Antico Ricetto a ospitare il secondo centro di accoglienza straordinaria per i migranti minori non accompagnati. È quanto ha comunicato il sindaco del paese, Alessandro Balliano, dopo aver incontrato il prefetto di Asti, Claudio Ventrice. Secondo alcune fonti, però, sarebbe emersa al contempo un’ipotesi alternativa che riguarderebbe un altro edificio situato sempre in paese a poche centinaia di metri dall’Antico Ricetto. 

Alcuni indizi lasciano, infatti, aperta quest’ipotesi: la cooperativa “La Fenice”, che ha in appalto il CAS di Castagnole Monferrato sempre per migranti minorenni, ha infatti dichiarato di aver abbandonato l’idea dell’Antico Ricetto per i costi troppo elevati di messa a norma della struttura e per alcune questioni di burocrazia edilizia mentre dalla Prefettura, per bocca dello stesso sindaco, è arrivato l’invito a «non nascondere il fatto che le comunità locali dovranno, prima o poi, accettare che i migranti vengano nei nostri territori, accogliendoli e includendoli il più possibile dentro il tessuto sociale».

Nell’attesa, quindi, di conoscere il futuro del secondo centro di accoglienza straordinaria per i migranti minori, il sindaco Balliano in un video su Facebook si limita a comunicare la rinuncia della cooperativa all’Antico Ricetto: «Il prefetto ci ha fatto spiegare cos’è Portacomaro e le nostre esigenze e, successivamente, mi ha contattato per dirmi che la cooperativa ha rinunciato a quel tipo di struttura nel concentrico del paese».

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