Un pranzo speciale quello che ieri (venerdì), alla mensa sociale di corso Genova, ha accolto i circa quaranta ospiti, tra chef e camerieri d’eccezione.
L’iniziativa è partita da Bruno e Mario Vigliotta, gestori del ristorante del Golf Club Città di Asti, e da Arnaldo Malfatto e Piero Chiesa della onlus One More Life. “Da due anni intendevo cucinare un pranzo per queste persone – ammette lo chef Bruno Vigliotta – un desiderio rimandato a causa del Covid che siamo riusciti a realizzare solo oggi”.
Il menu proponeva un pranzo di Natale in anticipo. “Abbiamo servito flan di verdure con fonduta – ha illustrato Vigliotta, affiancato in cucina da Filippo Pecchio – lasagne, stracotto di stinco con patate al forno e, per dolce, torta di mele con crema chantilly”. Un menu della festa, tutto regalato da Bruno e Mario Vigliotta “cui vanno aggiunti – interviene Arnaldo Malfatto – prodotti alimentari come pasta, caffè, pelati. Tra l’altro, non è la prima volta che Bruno e Mario dimostrano la loro grande generosità e attenzione verso le persone fragili”.
A servire ai tavoli cinque camerieri d’eccezione: oltre a Piero Chiesa, Gino Epicedio, comproprietario del Golf Città di Asti, Fabio Malfatto, presidente, Alessandro Sità, direttore e Gianni Cravero, socio. “Questa iniziativa ha coinvolto tante persone – commenta Arnaldo Malfatto – ed è la dimostrazione che collaborando e facendo squadra si possono fare belle cose”.
I commenti
“Un’esperienza positiva – ha commentato Gino Epicedio – che ho fatto volentieri e che mi ha arricchito dal punto di vista umano”. Intervenuti all’evento anche Bruno Ballario (che recentemente ha contribuito a migliorie della struttura) e l’assessore comunale alle Politiche sociali Mariangela Cotto. “Il numero dei presenti alla mensa sta diminuendo – ha osservato l’assessore Cotto – un po’ per il Reddito di cittadinanza, un po’ perché le Politiche Sociali funzionano. Cerchiamo infatti il più possibile di far mangiare le persone a casa loro. Dal 1° gennaio, inoltre, al posto delle borse con gli alimenti daremo un buono per fare acquisti al supermercato”, un sistema più dignitoso per offrire aiuto a chi ha bisogno, a persone silenziose e spesso “invisibili”.
“A questo proposito – sottolinea suor Luigina, colonna portante della mensa – da circa un anno alcune scuole elementari portano gruppi di bambini delle classi quarte e quinte a vedere chi aiuta le persone in difficoltà economica, cosa si può fare per loro: una sorta di educazione sociale”.
Intanto i “camerieri per un giorno” hanno spinto i carrelli, portato il bis a chi lo richiedeva, spiegato con il sorriso i piatti proposti. Un’iniziativa che ha stupito anche i tanti, troppi giovani seduti ai tavoli, italiani e stranieri: “un mondo”, come ha detto suor Luigina, che ieri ha assaporato il pranzo delle feste di Natale.