Tra i profumi dei fujot e i colori delle verdure il Bagna Cauda Day vuole essere anche un momento per celebrare esperienze che hanno lasciato un segno. Per questo dal 2016 l’associazione Astigiani conferisce il premio Testa d’Aj a persone che nella vita hanno dimostrato, con tenacia, passione e un tocco d’ironia, di saper andare controcorrente e non scoraggiarsi.
Per il 2021, dopo la forzata sospensione dell’anno scorso, il premio Testa d’Aj sarà assegnato in presenza martedì 7 dicembre alle ore 17,30 nel salone d’onore di Palazzo Ottolenghi. Lo riceveranno dalle mani del presidente di Astigiani Piercarlo Grimaldi l’imprenditore Oscar Farinetti, creatore di Eataly e autore di “Never quiet” il recente libro, edito da Rizzoli, che racconta la sua storia “autorizzata malvolentieri”.
Lo affiancherà l’atleta olimpionica astigiana Alice Sotero che a Tokyo ha sfiorato il podio nella gara di pentathlon. “Il nostro riconoscimento non vale come una medaglia olimpica, ma vuole essere un sincero ringraziamento a nome degli astigiani” commentano dall’associazione.
Premio Testa d’aj anche per il vignettista Sergio Ponchione, autore del fortunato bavagliolone “Quarta dose” che ha caratterizzato il Bagna Cauda Day di quest’anno e alla disegnatrice Elena Pianta che ha firmato il bavaglione del 2020 con il motto “Bagna cauda in corpore sano”. Quest’anno il premio (un’intepretazione della testa d’aglio) è opera del giovane artista Pedro Porro.
Albo d’oro
Il premio Testa d’Aj è già stato conferito negli anni scorsi a esponenti del mondo culturale, del giornalismo, dell’enogastronomia.
Ecco l’albo d’oro del premio Testa d’Aj
2016: lo scrittore Guido Ceronetti, il vignettista Antonio Guarene, i ristoratori Piero Fassi e Rosalba Faussone.
2017: l’autore e regista televisivo Antonio Ricci, il vignettista Luigi Piccatto, la vignaiola Mariuccia Borio, gli storici acciugai Battista Mario Delpui e Giovanni Martino
2018: il priore della comunità di Bose Enzo Bianchi, il pittore Massimo Ricci e l’ortolano Stefano Scavino.
2019: Carlo Petrini fondatore di Slow Food, il pittore Paolo Fresu e il disegnatore Giacomo Ghiazza e la scrittrice Margherita Oggero.