«Lo scopo principale di questo incontro è quello di fare chiarezza su cosa si intenda per agricoltura sociale, alla quale è intitolata la legge 141 approvata nellautunno scorso»: questo
«Lo scopo principale di questo incontro è quello di fare chiarezza su cosa si intenda per agricoltura sociale, alla quale è intitolata la legge 141 approvata nellautunno scorso»: questo lobiettivo dichiarato da Cesare Ivaldi presidente dellassociazione Asini si nasce e io lo nakkui che, insieme alla cooperativa LAsinergia di impiegare persone svantaggiata nella coltivazione e nellallevamento. Un concetto, quello dellagricoltura sociale, che è totalmente slegato dallassistenzialismo, anzi nasce per diminuire il dispendio a fondo perduto del welfare. La legge prevede che la persona svantaggiata guadagni, lavorando, un salario che vada a coprire in parte o totalmente le rette che il sistema assistenziale garantisce per le sue cure e per la sua accoglienza in strutture.
Fra coloro che potranno beneficiare di questa nuova legge che offre una vera integrazione nel mondo del lavoro ci saranno anche i detenuti. E per questo che il luogo in cui si terrà il convegno è un po insolito: la casa di reclusione di Quarto, venerdì dalle 9,30 alle 13 per parlare di Agricoltura sociale: discorsi terra-terra. Fra i relatori il viceministro delle Politiche Agricole Andrea Olivero, il deputato astigiano relatore della legge Massimo Fiorio, il senatore Enrico Buemi, laltro deputato astigiano Paolo Romano, il vice prefetto Paolo Ponta, amministratori locali e regionali, il presidente delle Fattorie Sociali Marco Berardo Di Stefano e il direttore Foragri Roberto Bianchi.
«Importante che questo, che è fra i primi incontri di informazione sulla nuova legge, si tenga ad Asti ha sottolineato lassessore ai Servizi Sociali del Comune di Asti Piero Vercelli che sarà anche relatore al convegno perché nella nostra città è attivo da un anno un tavolo sullagricoltura sociale alla quale partecipano anche le associazioni di categoria e le cooperative sociali».
Il carcere ha tutta la titolarità ad ospitare il convegno perché da anni ha attivato un progetto di orto dentro le mura che lanno scorso, vista la competenza e la professionalità raggiunta dai suoi addetti detenuti, è passato in gestione alla cooperativa sociale LAsinergia che lha trasformata in unattività economica che ha già consentito lassunzione di tre detenuti e si occupa della vendita diretta dei prodotti ortofrutticoli fuori dal carcere.
Lingresso è libero ma, per ovvi motivi di sicurezza, serve iscriversi mandando mail allindirizzo p.odorizio@comune.asti.it