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«Presidio Valle Belbo: a che punto è il cantiere?»

Il gruppo all’opposizione di Nizza Futura si dice incerta circa la realizzazione della struttura
Dopo 20 mesi dall’inizio dei nuovi lavori sul cantiere del Presidio ospedaliero della Valle Belbo, il gruppo all’opposizione di Nizza Futura si dice incerta circa la realizzazione della struttura. 

«Era stato annunciato gennaio 2023 con enorme entusiasmo, ora non vedo più far campagna elettorale – afferma il consigliere comunale Mauro Oddone – Che si sciolga l’enigma su cosa ci sarà dentro, quello non è un ospedale, anche se è definito come presidio ospedaliero».

Il presidio, nato con l’intento di creare una nuova grande struttura sanitaria e potenziare la sanità della zona, che a oggi dipende fondamentalmente solo dal Cardinal Massaia, aveva riaperto il suo cantiere a gennaio 2023 che si dovrebbe concludere nel 2026.

«Speriamo non faccia la fine dell’Asti-Cuneo» dichiara ironicamente la consigliera capogruppo all’opposizione Laura Grasso.

L’attacco continua sul presidio Santo Spirito, dove la richiesta dell’opposizione è mirata a ripristinare l’ambulatorio oculistico, potenziare il reparto di ortopedia in quanto l’ortopedico è disponibile solo due volte a settimana e che la radiologia sia aperta fino alle 20 (ovvero l’orario di chiusura del pronto soccorso ndr) e non fino alle 16.

«L’incapacità di gestire una programmazione efficace – conclude Oddone – è evidente».

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