Dallo steccato: San Paolo, Andrea Coghe detto Tempesta, su Brivido Baio; Torretta, Antonio Siri detto Amsicora, su Chimera da Clodia; San Lazzaro, Giuseppe Zedde detto Gingillo su Cristallo da Clodia; San Silvestro, Carlo Sanna detto Brigante, su Alba Solare; Baldichieri, Mattia Chiavassa detto Tambani, su Banzay; Santa Caterina, Adrian Topalli su Carilbom e Montechiaro, Fabio Ferrero su Chentu a s’ora Batteria caratterizzata da quattro partenze false. Il mossiere Calamassi richiamava Montechiaro e al via buono Santa Caterina prendeva il comando senza più mollarlo.
Grande bagarre dietro con San Paolo e San Lazzaro che cercavano di farsi luce ma nulla potevano contro il gran ritorno di San Silvestro e la pedalata regolare della Torretta.
Anche Baldichieri pareva poter entrare nella lotta per la finale, ma nei momenti decisivi Chiavassa non piazzava la “zampata”. San Lazzaro, dopo una fase centrale della corsa in apparente rimonta non riusciva ad entrare nel terzetto di testa e a garantirsi così la partecipazione alla finale. Alla quale accedevano Santa Caterina, San Silvestro e Torretta. Fuori San Paolo, Baldichieri, San Lazzaro e Montechiaro.