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Primo mercato unificato in piazza del Palio, tanti banchi assenti e la rabbia degli operatori

L’assessore Bovino difende l’iniziativa e guarda al futuro, ma dai banchi si lamentano di «avere meno servizi del campo rom»

«Questo non è l’inizio del nuovo mercato di Asti, oggi il Comune suona la campana a morto». È senza appello il giudizio di Romano Rago, portavoce degli ambulanti, a un’ora dall’arrivo in piazza del Palio dove, questa mattina, è stato allestito il primo mercato unificato con l’accorpamento di tutti i banchi che si trovavano in piazza Alfieri e piazza Libertà. Un numero zero bagnato da un po’ di pioggia e da un clima quasi autunnale che non sta attirando molti clienti tra le corsie del nuovo format mercatale. Tanti i problemi segnalati dagli operatori.

«Basta fare un giro dietro i banchi degli alimentaristi e vedere i fasci di cavi che passano per non parlare di tutte le promesse fatte dall’amministrazione, che sarebbe stato un bellissimo centro commerciale a cielo aperto, tradite sotto ogni punto di vista: siamo finiti in una piazza senza neanche la dignità che garantiscono ai rom. – commenta Rago – Quindi chiediamo almeno lo stesso trattamento dei rom dove al campo di via Guerra hanno i servizi igienici e l’energia elettrica che noi vorremmo, anche pagandola, ma non ci viene data. Gli unici bagni pubblici sono in disuso, ne abbiamo solo uno riservato agli alimentaristi vicino alla postazione della polizia municipale mentre in media dovremmo operare in 350 addetti. Vi rendete conto?».

Il trasferimento dei banchi è avvenuto a pochi giorni dal pronunciamento del Tar che non ha accolto il ricorso degli ambulanti e la loro richiesta di sospensiva. Ricorso rigettato soprattutto per motivi procedurali, ma una doccia fredda sulla testa di quegli ambulanti convinti che si potesse fermare, o quantomeno rallentare, il trasloco dei banchi in piazza del Palio.

Questa mattina, l’aspetto del mercato unificato non è stato dei migliori dal momento che tra i banchi si sono visti numerosi “buchi” a causa dell’assenza di molti operatori. Alle 8, anche a causa del maltempo, erano invece pochi i clienti  che giravano tra i banchi aperti (molti dei quali non ancora allestiti). Un po’ meglio è andata nel reparto frutta e verdura, verso la zona sud della piazza, dove invece i clienti erano più numerosi. Per il fronte del no si tratterebbe dell’ennesima conferma di quanto sostenuto nel corso del braccio di ferro con il Comune: «Il nuovo “maxi mercato” in piazza del Palio non va bene, la dislocazione dei banchi è sbagliata, i costi di occupazione del suolo sono aumentati in maniera spropositata, i parcheggi diminuiti e molti clienti si sono già detti non disponibili a raggiungere la nuova collocazione».

«Sulle planimetrie del Comune avevamo espresso una serie di perplessità alle quali non è stata data nessuna risposta – continua Romano Rago – Gli ambulanti si sentono abbandonati dall’amministrazione che non ha mai accettato nessuna delle nostre indicazioni, a cominciare dal non aumentare dell’estensione dei posteggi che significa un ulteriore rincaro del canone unico patrimoniale. Parliamo di aumenti che porteranno il canone, per quelli con il banco “più piccolo”,  da 800 euro a oltre 1.000 euro. L’unica miglioria che l’assessore Bovino potrebbe fare è buttare via questa planimetria e rifarla dal principio se il destino è quello di restare qua. Noi, ad esempio, non verremo più il sabato e altri stanno già mettendo in vendita le licenze. In più piazza Alfieri sarà occupata per settimane da Asti Musica proprio in concomitanza con l’inizio dei saldi».

«Purtroppo non ci sono aspetti positivi per questo accorpamento – aggiunge l’operatore Andrea Percia – e anche i parcheggi intorno sono già pieni di auto con l’abbonamento. Quindi non ci sarà questo parcheggio veloce che il Comune aveva ipotizzato. Al primo mercato non abbiamo la presenza di tutti gli ambulanti a dimostrazione che questo format non sarà così bello come continuano a sostenere gli amministratori. Contenti ne vedo pochi, non siamo stati ascoltati e queste sono le conseguenze di un progetto non condiviso con gli ambulanti».

Bovino: «Pronti a intervenire per qualche aggiustamento, ma è la decisione migliore per tutti»

Anche l’assessore al Commercio Mario Bovino ha voluto vedere l’allestimento del primo mercato unificato e continua a difendere la bontà di tutta l’operazione. «L’accorpamento dei banchi rende l’offerta più interessante e crea un vero centro commerciale all’aperto che aiuterà gli ambulanti – spiega – Nonostante quello che pensano alcuni operatori, noi vogliamo che il format mercatale cresca, si rafforzi e trovi anche la forza per promuoversi nel suo insieme diventando molto più competitivo di quanto non fosse prima. Va da sé che sono disponibile a confrontarmi con la commissione mercatale e gli operatori per eventuali aggiustamenti in corso d’opera, ma questa è senza dubbio la decisione migliore per il mercato di Asti». Per quanto riguarda l’esito del ricorso al Tar, Bovino non vuole ripetersi, ma conferma che «tutto il procedimento è stato fatto con la massima attenzione, trasparenza, osservando il regolamento e valutando con estrema precisione ogni aspetto dell’iniziativa».

Di diverso avviso sono le forze di minoranza in Consiglio comunale. «Questo mercato è informe, non mi pare che abbia una sua configurazione precisa e compatta – commenta il consigliere Mario Malandrone (Ambiente Asti) presente questa mattina dopo l’allestimento dei banchi – Ci sono molti spazi vuoti anche se per almeno due anni ci hanno raccontato che avrebbero realizzato un mega progetto per il commercio e che il mondo del mercato si sarebbe trovato a suo agio. In realtà l’unica novità è il colore degli stalli dove piazzare i banchi, rosso granata, che apprezzo essendo tifoso del Toro. Non ci sono servizi igienici in più né altri servizi dedicati. Solo un vuoto che è stato riempito con il mercato».

Per gli ambulanti potrebbe aprirsi la strada di un ulteriori ricorso al Consiglio di Stato, anche se si tratta di una decisione ancora da prendere considerando non solo l’esito del primo pronunciamento, ma il costo dell’avvocato a cui si aggiungono le spese legali da risarcire al Comune di Asti.

[foto J.R]

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2 risposte

  1. parla di lavoratori che faticano al freddo, al caldo, con pioggia e vento, e non gli si garantisce nemmeno un bagno e il parcheggio per i clienti? Che vergogna signor Bovino e Co., lei non pecca solo in politica, ma anche in umanità. In quanto al consigliere Malandrone…parole sante.
    Astigiani non abbandonate i commercianti ambulanti, da sempre, cortesia, qualità, scelta e risparmio.

  2. Peccato era un mercato bellissimo come distruggere quello che c’è di bello complimenti chi dirige

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