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Mondo agricolo

Primo tassello per la nuova associazione Agricoltori Autonomi Italiani: ecco i referenti astigiani

Ieri la riunione a Rocchetta Tanaro con bozza dello Statuto e nomina di tre rappresentanti provvisori per la provincia di Asti

L’onda della protesta dei trattori che ha tenuto banco nelle scorse settimane, anche ad Asti, non accenna ad esaurirsi e, come annunciato anche durante i presidi, ha preso la strada di una forma permanente di presenza e di interlocuzione con le istituzioni e le principali associazioni di categoria.

Ieri sera, a Rocchetta Tanaro, si è tenuta la prima riunione per discutere lo statuto di costituzione dell’associazione Agricoltori Autonomi Italiani e raccogliere le adesioni del nostro territorio. Che sono state tante, sia a giudicare dalla presenza di numerosi agricoltori sia per quelle riferite da loro a nome di chi ieri non ha potuto partecipare.

Al punto da arrivare già a nominare i tre rappresentanti provvisori astigiani: Davide Bo, Renato Burdizzo e Serena Reggio.

E’ stata presentatala bozza dello Statuto che ricalca lo spirito che ha guidato alla sua costituzione: ovvero quello di una rappresentanza esclusiva di agricoltori e allevatori che vivono prevalentemente del loro lavoro. Una rappresentanza “dal basso” di chi rappresenta la categoria “in purezza”, nel senso di attività lavorativa.

Le finalità sono quelle già trapelate durante le proteste dei trattori: salvaguardia dell’agricoltura in generale, dell’allevamento, delle figure professionali che vi lavorano; tutela e sviluppo del teritorio e dei prodotti nazionali agricoli; promozione del contenimento della fauna selvatica e presenza ai tavoli istituzionali per un continuo confronto costruttivo sulle normative che regolamentano il sistema agrario. L’associazione si propone anche per contribuire ad elaborare programmi che migliorino la qualità di vita degli agricoltori, non solo sul fronte della tutela del reddito ma anche su quella della solidarietà fra essi. E, non ultimo, gli Agricoltori Autonomi Italiani vogliono un approccio diretto con i cnsumatori per tutelare la qualità dei prodotti in vendita e per spiegare meglio le dinamiche del mondo agricolo.

Il potere di voto all’interno dell’associazione lo avranno i soci fondatori e ordinari che dovranno possedere la Partita Iva agricola oppure essere dipendenti o coadiuvanti delle imprese agricole.

Fatto questo primo passo, verranno creati gruppi di lavoro a livello provinciale divisi per zone e per settori agricoli per mettere insieme tutte le proposte e le esigenze dello sfaccettato mondo agricolo.

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