L’amministrazione comunale di Asti si è adoperata per trovare soluzioni per una procedura snella al fine di poter far lavorare chi ha subito gli obblighi di chiusura forzata imposti dal Governo a causa del Covid-19.
Il percorso da seguire è sul sito del Comune dov’è possibile reperire il modello di richiesta autorizzazione dei dehors. È necessario scorrere la pagina fino alla voce “Occupazione suolo pubblico” e poi “Comunicazione di nuova installazione temporanea o di rinnovo temporaneo dehor esistente presso esercizi di somministrazione alimenti e bevande”.
Se si possiede lo Spid è possibile scegliere il file editabile (modello online) che consegnerà direttamente la domanda. Altrimenti è possibile selezionare il modello pdf che dovrà essere compilato e inviato via Pec al seguente indirizzo: protocollo.comuneasti@pec.it.
La Giunta Rasero, su proposta del vicesindaco Marcello Coppo, ha inoltre approvato una delibera che consente, a chi ha preventivamente presentato domanda di occupazione di suolo pubblico, di poter subito posizionare i dehors.
Le caratteristiche dei dehors dovranno essere conformi a quanto prevede il Regolamento comunale e rispettare gli obblighi di legge sia in termini di sicurezza sia di rispetto del Codice della Strada.
L’amministrazione comunale, inoltre, è al lavoro per far sì di esentare il costo dell’occupazione suolo, anche nel caso in cui il Governo non proroghi tale provvedimento sino al 31 dicembre e di scontare (per quanto nelle sue possibilità) la tassa rifiuti giornaliera.
«Siamo dalla parte di chi ha subito più di tanti le conseguenze di provvedimenti restrittivi della libertà economica e stiamo impegnandoci al massimo per evitare rallentamenti burocratici, prima il lavoro in sicurezza e salute» commenta il sindaco Maurizio Rasero.
Il vicesindaco Marcello Coppo dichiara: «L’emergenza ora è quella economica e sociale e tale aspetto deve essere tenuto maggiormente in considerazione dal Governo quando mette in campo restrizioni agli operatori economici, specialmente nei casi in cui sfugge la logica con cui vengono presi. Il Comune di Asti ha messo in campo tutte le sue energie affinché non venga perso neanche più un giorno di lavoro delle partite iva, sino ad ora obbligate a chiudere, pur volendo lavorare in sicurezza».